Il nuovo Milan ha un cuore straniero

Via Cutrone e forse Donnarumma, tanti innesti dall’estero per tornare in alto

Rafael Leao

Rafael Leao

Milano, 13 agosto 2019 - Un taglio deciso con il passato, nella speranza che si possa tornare rapidamente nel calcio che conta . Ne è passata molta di acqua sotto i ponti da quelle filippiche, patriottiche, di Silvio Berlusconi: «Il Milan del futuro sarà giovane e italiano». Da lì la lenta discesa agli inferi, con quel 13 aprile 2017 che sancì la fine della sua trentennale epopea rossonera e l’inizio dell’ombrosa parentesi cinese targata Yonghong Li. Oggi, con il Fondo Elliott al timone, la realtà è totalmente differente: la nuova triade rossonera, composta da Maldini, Massara e Boban, cede per questioni di bilancio Cutrone, giovane italiano di 20 anni, e acquista Krunic, Bennacer, Hernandez, Leao e Duarte. Ammicca all’argentino Correa e si accinge a discutere dell’assalto del PSG all’italiano Donnarumma. Un’esterofilia senza precedenti nella recente storia del Milan, che i tifosi sperano possa essere foriera di futuri successi. L’addio di Cutrone e quello di Plizzari (il portiere classe 2000 è stato ceduto al Livorno in prestito), ma anche il riscatto di Locatelli da parte del Sassuolo e le partenze, per contratto scaduto, di Montolivo, Bertolacci e Abate.

Un cambio di rotta che non deve però sorprendere: perché anche l’estate scorsa, quella in cui Elliott fu costretto ad ingaggiare in fretta Leonardo con la fuga di Yonghong Li, arrivarono Castillejo, Higuain, Laxalt, Bakayoko e, a gennaio, Paquetà e Piatek. Italiani pervenuti: uno, Caldara. La storia del Milan insegna che, spesso, ad acquistare gli stranieri ci si azzeccava: perché se è vero che la formazione internazionale per eccellenza della Milano calcistica è sempre stata quella a tinte nerazzurre è altrettanto vero che il Diavolo in passato ha avuto in rosa campioni del calibro di Gullit, Shevchenko, Van Basten, Weah e Kakà (tutti Palloni d’oro), affiancati da “bidoni” o misteriose apparizioni come Digao, Mattioni, Viudez e Roque Junior, solo per citare alcuni. Nella speranza che i nuovi arrivati possano essere inseriti, nel più breve tempo possibile, più nella prima che non nella seconda lista.

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