Milan, scaricato in estate per Ronaldo: il Pipita vuole far pentire tutti

Diecimotivi per cui Gonzalo sogna questa partita dall’estate

Gonzalo Higuain

Gonzalo Higuain

M;ilano, 10 novembre 2018 - A 24 ore dalla sua gustosa rivincita. Gonzalo Higuain ha voglia di rivalsa, contro quella Juventus che troppo velocemente lo ha scaricato l’estate scorsa. E ora che è recuperato può finalmente giocare la partita che sognava dalla scorsa estate, quando fu sacrificato per fare spazio e cassa per Ronaldo. I motivi sono tanti, abbiamo provato ad elencarne dieci per i quali l’argentino medita vendetta nei confronti dei bianconeri.

La cessione. Un’estate turbolenta e una cessione troppo rapida. Con i tifosi della Juve che avevano la chiara sensazione di aver favorito il «nemico» e aver ottenuto poco o nulla in cambio. Un prestito a diciotto milioni con diritto di riscatto a 36 non è congruo al valore del giocatore.

L’allenatore. Allegri gli preferiva Mandzukic. In due anni ha dato tanto alla Juventus ma non è sbagliato sostenere che non si sia espresso come a Napoli.

La panchina. Il gioco di Allegri non lo valorizzava, la panchina nella finale di Coppa Italia l’emblema di un rapporto di fiducia incrinato. E dentro Mandzukic, più abile ad allargarsi sulla fascia per gli inserimenti centrali. Trattato da comprimario La Juventus, per lui, era diventata una dimensione faticosa e meno appagante. Dove recitava un ruolo da comprimario, piuttosto che essere la stella della squadra. L’arrivo di Ronaldo, poi, ha fatto il resto.

Il ruolo. Fare l’attaccante in modo diverso L’approdo di Ronaldo e la necessità di fargli spazio, che devono creare i compagni. E Higuain, di certo, non ama creare spazi per gli altri.

Cassaforte per Pjanic. Sacrificato per tenere Pjanic. La Juve riscatta Douglas Costa e investe su Cancelo, il sacrificio di Higuain viatico unico per difendere Pjanic dall’assalto degli estimatori.

Le critiche. Rimproverato di non segnare gol importanti. In Europa ha segnato poco come in Nazionale, è legittimo che le grandi squadre di Champions possano avere qualche dubbio sul suo conto. E la Juventus è una grande squadra di Champions.

Fulmine a ciel sereno. Del portoghese bisogna esaltare qualità e prestazioni: il compagno ideale è Mandzukic, lui non è uno che aspetta palla a centro area. Serve uno che si allarghi sulla fascia per lasciargli campo per i suoi inserimenti e che faccia il lavoro sporco. Caratteristiche che Higuain non ha. 

L'affetto del Milan. Non sentirsi al centro del progetto. Nessuno aveva mostrato più interesse del Milan. Se fossero arrivate offerte dal Chelsea Marotta e Paratici le avrebbero colte. Un corteggiamento che ha fatto colpo su Higuain, sentitosi al centro del progetto rossonero.

La nuova sfida. La panchina nella finale di Coppa Italia la goccia che ha fatto traboccare vaso: «Quel giorno ho capito che si era rotto qualcosa - ha riferito lo stesso Higuain qualche giorno fa - il club voleva fare il salto di qualità e mi ha detto che non potevo restare».

Due anni. Troppo pochi. Non c’era più posto per lui. Con Ronaldo, Mandzukic, Dybala, Bernardeschi, Douglas Costa, Cuadrado e anche Cancelo, il potenziale offensivo della Juve resta di altissimo livello anche con il sacrificio del Pipita. Che dalla sua però si sarà chiesto: possibile che dopo due anni sia passato da re ad esubero? Proprio io devo partire quando siamo così in tanti. Il Pipita è in prestito: così gli conviene tacere. Ma non è difficile indovinare che questa sia la partita che sognava dalla scorsa estate.

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