Higuain: "Milan è la storia del calcio: mi intriga. La mia sfida è riportarlo in alto"

L'ex attaccante bianconero: "Al Chelsea mi voleva solo Sarri, per la Juventus solo ringraziamenti. La numero nove non mi pesa"

Gonzalo Higuain a Milanello

Gonzalo Higuain a Milanello

Milano, 3 agosto 2018 - Il presidente Paolo Scaroni lo chiama "la star" del Milan, definizione che Higuain preferisce rispedire al mittente con una sana dose di umiltà: "La star sarà la squadra. Io sono qui per aiutare il club a crescere, una partita non la vince un giocatore da solo e così i campionati. Serve una squadra forte e il Milan mi intriga. Ho fiducia nell'allenatore e nella squadra, si possono fare grandi cose. Per questo sono venuto al Milan. Ho già indossato qualche maglia pesante. Ho giocato in squadre che lottavano per vincere. Ora la sfida è riportare il Milan in alto".

Higuain "non ha rimpianti" per non essere più compagno di squadra di Cristiano Ronaldo ("ci ho già giocato al Real Madrid") ma ringrazia la Juventus per aver in qualche modo facilitato il trasferimento al Milan: "Nessun rimpianto, al contrario, sono felice di questa nuova avventura. Per la Juventus ho solo belle parole, con Allegri ho avuto qualche divergenza ma non è la ragione per cui sono andato via. Da 12 anni gioco in Europa e Milanello mi ha colpito, è quello che vuole ogni calciatore: storia, verde e calcio puro, fa venire la pelle d'oca. È un posto speciale".

Higuain mette i puntini sulle "i": Scaroni sottolinea i 111 gol fatti in 5 anni, il Pipita ricorda le 177 presenze. La maledizione del numero 9 non lo preoccupa: "Ho già usato un paio di maglie pesanti. E' un motivo di orgoglio. Sono dentro una sfida bellissima per la mia carriera. Non devo fare altro che dimostrare che l'investimento fatto su di me è stato giusto. Se questa squadra crede che può arrivare lontano, arriverà lontano. Il Milan deve avere fiducia in se stesso. Leonardo già lo conoscevo da prima. Lui ha inciso tanto per il mio arrivo. Le sue parole mi hanno convinto. Sono molto grato a lui e alla società. L’idea di riportare il Milan in alto mi piace molto. Per la Juventus ho solo parole di ringraziamento. Sono stati due anni bellissimi. Allegri lo ho avuto due anni. Abbiamo avuto delle vedute differenti, ma non è quello che mi ha portato a venire qui. Sono arrivato al Milan per la fiducia che mi ha dimostrato il Milan".

 

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