Kessie esulta dopo il gol dell'1-2
Milano, 5 ottobre 2019 - Il Milan ha battuto 2-1 il Genoa nell’anticipo della settima giornata della Serie A, andato in scena allo stadio Ferraris di Genoa. Pronti via e il Milan perde subito Gigio Donnarumma, out perché vittima di una crisi di vomito nei minuti precedenti al match. Il giovane portiere rossonero, nemmeno in panchina, viene sostituto da Reina. Il quale si rende protagonista nel bene e nel male: prima dice no, nell’ordine, a Lerager (7’), Ghiglione (37’) e Pajac (39’), prima della papera sulla punizione di Schone (41’) che manda avanti il Genoa: 1-0. Nel mentre il Milan aveva fatto ben poco: una punizione innocua di Suso (25’), un tiro dal limite dello stesso spagnolo (27’) e un incredibile errore di Kessie (36’). Per il resto, molto poco.
La ripresa si apre con Paquetà e Leao dentro, fuori Calhanoglu e Piatek. E cambia la partita. Soprattutto Paquetà offre alla manovra del Milan quella vivacità e quell’imprevedibilità che erano totalmente mancati nella prima frazione di gioco: e così al 51’, da una velocizzazione dello stesso, arriva il gol di The Hernandez su regalo di tutta la difesa genoana e anche di Radu; quattro minuti dopo, l’arbitro Mariani concede un rigore al Milan dopo l’intervento del Varper un fallo di mano di Biraschi (poi espulso) su conclusione di Leao: dal dischetto va Kessié che non sbaglia, è il 55’, Genoa-Milan 1-2. I rossoblu scompaiono alla distanza, con il Milan vicino alla terza rete con Leao (67’). Ma al 92’ torna protagonista Reina, con il rigore parato a Schone. E per il Milan arriva una vittoria in rimonta che mancava da febbraio, quella contro l’Atalanta. Un timido segnale di ripresa.
Al termine di Genoa-Milan 1-2, il tecnico dei rossoneri Marco Giampaolo riflette sul rigore parato nel finale da Reina, che ha permesso al Diavolo di vincere la gara: “Sono abbastanza freddo durante la partita - ammette - ho qualche dubbio che ci fosse il rigore, ma poi Reina ha talmente tanta personalità che è in grado di recuperare agli errori”. La gara è cambiata nella ripresa, con l’inserimento di Paquetà e Leao: “Una partita difficile, nel secondo tempo siamo stati bravi a tirare fuori la testa da un momento difficilissimo, la pressione attorno a questa partita era tanta. Siamo giovani, l’elogio che faccio ai ragazzi è di non aver mollato. Avevo chiesto il temperamento migliore della loro vita, una risposta caratteriale. Aspetto la squadra più lucida dal punto di vista mentale per un calcio più libero”.
Paquetà c’è, Calhanoglu no: “Paquetà è un ottimo giocatore ma ne ho tanti in mezzo al campo. Sono momenti, è entrato bene, ci ha dato vigore in mezzo al campo ma non condanno Hakan. Preferisco parlare sempre di aspetti collettivi. Bene anche Leao”. Poi prosegue: “Volevo una squadra uscisse a testa alta, mi sono preoccupato di questo; Piatek o Leao? Sono attacco ad entrambi, hanno caratteristiche diverse, ma il Milan ha bisogno di entrambi. Non butto via nessuno”. GENOA-MILAN 1-2 41’ pt Schone (G), 6’st Hernandez (M), 22’st rig. Kessie (M) Genoa (3-5-2): Radu; Romero, Zapata, Criscito (11’pt Biraschi); Ghiglione, Lerager, Radovanovic, Schöne, Pajac; Kouamé, Pinamonti (27’st Favilli). A disposizione: Marchetti, Chitolina, Goldaniga, Sanbria, El Yamiq, Jagiello, Pandev, Cassata, Ankersen, Saponara. All. Andreazzoli. Milan (4-3-3): Reina; Calabria, Duarte, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Biglia, Calhanoglu (1’st Paquetà); Suso, Piatek (1’st Leao), Bonaventura (35’st Conti). A disposizione: Donnarumma A., Bennacer, Castillejo, Borini, Rebic, Krunic, Gabbia, Rodriguez. All. Giampaolo Arbitro: Mariani Note: Ammonito: Zapata (G), Calabria (M), Biglia (M), Lerager (G), Schone (G), Paquetà (M), Romero (G) Espulsi: Saponara (G) dalla panchina, Biraschi (G) al 56’ per fallo di mano in area, Calabria (M) al 78’ per somma d’ammonizioni, Castillejo (M) al 92’ dalla panchina.
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