Genoa-Milan: Gattuso, ora il cielo torna a farsi scuro

Vietato fallire dopo il ko europeo: Kalinic dal 1’. Ma su Marassi c’è l’allerta meteo

Kalinic

Kalinic

Milano, 11 marzop 2018 - Se c'è una cosa che conforta Gattuso sono «le facce arrabbiate» viste sui volti dei giocatori dopo «la legnata presa con l’Arsenal». Lui stesso, appena promosso dalla Primavera a fine novembre, aveva sollecitato la squadra a «non abituarsi alla sconfitta» e a tenere «un’atmosfera da funerale» dopo ogni rovescio. Gattuso - soprattutto per la reazione d’orgoglio osservata negli allenamenti e negli sguardi determinati dei suoi - assolve il gruppo e si prende in toto le responsabilità per la prestazione nella gara di giovedì, convinto che la squadra saprà rialzare la testa immediatamente. Lo ha chiesto venerdì ai giocatori durante un confronto nello spogliatoio di Milanello, lo ripete forte e chiaro a poche ore dalla gara contro il Genoa. «Questa legnata – la convinzione di Gattuso – ci farà crescere, l’importante è guardare avanti con entusiasmo e voglia. La sconfitta deve bruciare. A Genova dovremo battagliare, da quando è arrivato Ballardini stanno facendo grandissimi risultati».

Campo duro Marassi e non solo per la pioggia (allerta meteo gialla) che renderà il terreno più simile a una palude: il Milan qua ha perso negli ultimi tre confronti e per uno scaramantico come Gattuso non è certo un buon presagio. Ma il tecnico martella: resta sull’Arsenal, vuole fare tesoro degli errori ed evitare che si ripetano nello stadio più inglese d’Italia. «Ho visto pochi sorrisi, tante facce arrabbiate e grandissima voglia in allenamento. È quello che voglio ma conta la prova del campo. Abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità e non solo per la mancanza di esperienza. Ci siamo fatti gasare troppo dall’ambiente. Abbiamo sbagliato il primo tempo e sono responsabile io, non mi sono fatto capire bene. Ma abbiamo visto che se giochiamo così diventiamo vulnerabili. L’inesperienza in Europa vale anche per me: ero un Pulcino di fronte a Wenger. E comunque ci sta perdere con l’Arsenal, non è certo una squadra di terza divisione. Giovedì non andiamo a Londra in gita, rappresentiamo una società gloriosa. Sarà difficile ma nel calcio si è visto di tutto».

Col Genoa cambierà qualcosa anche negli uomini: c’è stanchezza fisica (testimoniata da qualche dato negativo di MilanLab) e mentale (registrata nei faccia a faccia ‘in confessionale’ con qualcuno). Così - dopo un periodo in cui Gattuso ha cavalcato sempre lo stesso undici di partenza - occorre ottenere qualcosa da chi ha meno chilometraggio nelle gambe: Montolivo sostituirà Biglia in regia, Kalinic (a secco dal 3 dicembre) prenderà il centro dell’attacco al posto di Cutrone, Borini farà il terzino per l’acciaccato Calabria. A loro Gattuso chiederà di avere «la faccia arrabbiata» per essere stati messi da parte per così tanto tempo.

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