Milan al bivio: quarto posto e conferma, Gattuso non si arrende

I nomi per la successione restano “congelati"

Gattuso

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Milano, 14 maggio 2019 - La resurrezione del Diavolo(sportiva, s’intende) la si deve a lui, Gattuso. Allenatore criticato, amato, criticato nuovamente e ora per l’ennesima volta osannato. Il pregio è stato quello di aver sempre mantenuto un profilo basso, il non aver mai voluto apparire a tutti i costi accettando, spesso, anche confronti con una società che, se da una parte non l’ha mai appoggiato nelle uscite pubbliche (Leonardo e Maldini, si sa, parlano poco…) dall’altra non l’ha nemmeno mai messo in dubbio nonostante ce ne fosse la possibilità a dicembre (Leonardo dixit).

Ora Ringhio si prende una bella rivincita, perché se il Milan a due giornate dalla fine del campionato è ancora in piena lotta per la Champions League i meriti sono principalmente suoi. Già è difficile allenare una grande squadra per gli allenatori navigati, figurarsi per uno come lui che ha cominciato la carriera in panchina relativamente da poco. E che la stagione sia stata tormentata lo sanno tutti: dagli innumerevoli infortuni al caso Higuain, fino ai più recenti problemi che hanno spinto il tecnico al ritiro punitivo di inizio maggio (caso Kessie-Biglia prima e Bakayoko poi).Ma lui, da condottiero navigato qual è, ha mostrato una crescita professionale incredibile, che potrebbe anche portarlo ad una clamorosa conferma.

E i motivi sono semplici: se il Milan si qualificherà per la Champions League, come farebbe la società ad allontanare un allenatore benvoluto dai tifosi (e non solo) che ha centrato l’obiettivo stagionale richiesto? Senza dimenticare i continui infortuni di Caldara, le tre giornate di squalifica a Paquetà e il morale sotto i tacchi dopo il ko contro il Torino. La qualificazione alla Champions League è ancora possibile e Gattuso lo sa benissimo, motivo per il quale di alzare bandiera bianca non ci pensa nemmeno. Per ora, dunque, tutti congelati i candidati per il futuro della panchina rossonera, con i profili di Giampaolo e Di Francesco che di certo non infiammano la piazza. L’eventuale conquista del quarto posto renderebbe impopolare l’esonero di Gattuso. Senza dimenticare che la squadra è interamente con il tecnico; e questo potrebbe essere proprio il segreto della resurrezione attuale di un Diavolo mai domo. Intanto la Lega ha detto no alla richiesta dei rossoneri di posticipare alle 20.30 (in contemporaneità a Juventus-Atalanta) il match di domenica col Frosinone. Si giocherà alle 18, con buona pace delle tv a pagamento.

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