Leo e Maldini: "Milan, fuori l’orgoglio". Conte si libera, Gattuso alle corde

I dirigenti parlano alla squadra, Ringhio al bivio con la Samp

Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso

Milano, 27 ottobre 2018 - Cambiare per non morire. E per non aprire le porte di Milanello ad Antonio Conte. Il compito di Gattuso è arduo, la sfida affascinante: riprendersi il Milan che lui stesso ha costruito, con pazienza, nel giro di quasi un anno. Dal 2-2 contro il Benevento con gol del portiere Brignoli in extremis (era il 3 dicembre), alla disfatta di giovedì contro il Betis in Europa League: di mezzo un progetto tattico che, fino a dieci giorni fa, sembrava vincente. Ma ora è finito il tempo delle belle parole e delle pacche sulle spalle: perché Conte è libero ed è pronto a tornare in campo ad allenare. E vuole una panchina importante.

«Ma non c'è stato nessun contatto né con il Milan, né con il Real Madrid» ha precisato il fratelloagente Daniele. Probabile che sia vero quanto detto ma sta di fatto che, al netto della fiducia ribadita ancora una volta al tecnico calabrese subito dopo la disfatta contro il Betis, quello dell’ex allenatore della Juventus è da sempre una pista molto calda in casaMilan, con Leonardo e soprattutto Elliott che sognano di costruire attorno a lui un progetto vincente pluriennale. E non sarà un caso la tempistica con la quale Conte si è liberato dai suoi vincoli contrattuali con il Chelsea (non la causa di lavoro, che procede nei tribunali londinesi); un annuncio a ridosso di un weekend importante, che domenica vedrà impegnati da una parte Barcellona e Real Madrid, dall’altra Milan e Sampdoria. Un gioco di sfide incrociate, quasi contemporanee (in Spagna si gioca alle 17.15, 45 minuti più tardi a Milano), che potrebbe sancire la rinascita o la fine dei giochi per Lopetegui e Gattuso. In un incastro che sembra voler premiare quello che sarà il primo a chiamare l’ex allenatore della nazionale italiana.

Sampdoria ultima spiaggia per Gattuso; o forse penultima, visto che tre giorni dopo ci sarà anche il recupero contro il Genoa. Sta di fatto che il fitto calendario di gare (i rossoneri saranno impegnati da qui all’11 novembre ogni tre giorni) potrebbe favorire la continuità in panchina, anche se la presenza di Gordon Singer in tribuna contro il Betis (ufficialmente perché nello stesso giorno c’era anche l’assemblea del club) non è passata inosservata.

Ieri, intanto, a Milanello sono arrivati Leonardo e Maldini, che hanno cercato di trasmettere alla squadra tranquillità e ottimismo. Vietato demoralizzarsi, la dirigenza chiede a tutti una reazione d’orgoglio già a partire dalla sfida contro la Sampdoria, tecnico compreso; e Gattuso, per cercare di dare una scossa, sta pensando al 4-4-2 con il lancio dal primo minuto di Cutrone (quattro gol in 159 minuti giocati finora) al fianco di Higuain, con Suso e Bonaventura larghi a centrocampo e Calhanoglu in panchina. Conte, intanto, domani avrà due televisori davanti al divano di casa sua: uno sintonizzato su Milano e uno su Barcellona. In attesa che il telefono squilli. 

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