Milan, caccia al 6° posto per evitare i preliminari. Ma occhio a Samp e viola

Snobbata, poco considerata. L’Europa League è tornata di moda, complice, forse, la sensazione che le italiane (volendo) potrebbero arrivare fino in fondo

Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso

Milano, 30 aprile 2018 - Snobbata, poco considerata, quasi un fastidio in passato. L’Europa League è tornata di moda, complice, forse, la sensazione che le italiane (volendo) potrebbero arrivare fino in fondo. Se Juve e Napoli si giocano lo scudetto, Roma, Lazio e Inter gli ultimi due posti Champions, ecco che alle loro spalle si è accesa la volata per entrare in Europa almeno dalla porta di servizio. In ballo ci sono almeno altri due posti e, potenzialmente, cinque squadre in corsa con la possibilità, però, che il Milan possa entrare di diritto grazie alla Coppa Italia (in caso di vittoria naturalmente). L’Atalanta di Gasperini sembra avere una marcia in più (oltre a una classifica e forse anche un calendario migliore). L’eliminazione con il Borussia Dortmund brucia ancora troppo per non avere la voglia di riprovarci. Occhio al Milan, atteso dagli scontri diretti proprio con Atalanta (in trasferta) e Fiorentina (in casa) nelle ultime due giornate di campionato.

Gattuso non può permettersi di finire la stagione a mani vuote. Sampdoria e Fiorentina dimostrano invece di crederci a corrente alternata, anche se il cammino dei viola sembra più semplice; del resto la vittoria sul Napoli peserà sulla classifica e sul morale. Di contro l’ipotesi di passare il mese di agosto giocando i preliminari può mettere paura a tanti (almeno in passato è successo). Il tecnico blucerchiato Giampaolo, invitato a sorpresa al tavolo, ha però le idee chiare sul finale di campionato: «Noi non siamo partiti per arrivare in Europa League, ma non deve essere un alibi: abbiamo le carte in regola, tre partite sono tante. Fino a quando c’è la possibilità di giocarcela dobbiamo farlo con ambizione». Ad alimentare la voglia di tagliare per primi il traguardo c’è anche l’aspetto economico, visto che le italiane quest’anno hanno incassato, senza considerare il market pool, circa 15 milioni di euro in base ai soli risultati ottenuti. La Uefa prevede tre posti per le italiane (due dal campionato e uno dalla Coppa Italia). Ci sono però tutta una serie di eccezioni legate essenzialmente alla Coppa Italia e alla finale tra Juventus e Milan. Se infatti la Coppa Italia verrà vinta da una squadra già qualificata per la prossima Champions (leggi Juve), l’ultimo posto verrà assegnato alla settima classificata in campionato. Insomma, gioca aperti per tutti. Paolo

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