Milan: vince Boban, Giampaolo verso l’esonero

La vittoria di Marassi non basta, il tecnico paga le difficoltà nel gioco e i cambi di formazione: Spalletti prima scelta, poi Ranieri o Garcia

Marco Giampaolo (Ansa)

Marco Giampaolo (Ansa)

Milano, 7 ottobre 2019 - Una vittoria per l’esonero. La storia d’amore tra Giampaolo e il Milan potrebbe concludersi già oggi: tre mesi in cui l’ex tecnico della Sampdoria non è riuscito né a dare un’identità di gioco alla squadra, né ad integrare i nuovi arrivati in estate. Un allenatore in confusione, che anche nell’ultima sfida contro il Genoa ha sbagliato formazione salvo poi tornare sui suoi passi e portare a casa la vittoria (ma con relativo miracolo di Reina nel finale sul rigore di Schone). Un successo che, però, potrebbe non consentirgli di prolungare la sua permanenza sulla panchina rossonera; perché la dirigenza aveva già deciso di cambiare, a prescindere dalla sfida di Marassi, chiedendo a Spalletti la disponibilità, ottenendo in cambio un rifiuto che potrebbe essere definitivo.Ma Boban (soprattutto) e Maldini lavoreranno ancora per provare a convincere l’ex allenatore dell’Inter: fino ad oggi dall’entourage del tecnico di Certaldo filtrava la volontà dello stesso di restare fermo e prendersi un anno sabbatico, alla luce anche di un contratto con l’Inter fino al 2021 a cinque milioni netti a stagione.

Spalletti o no, in casa Milan è passata la linea Boban. L’ultimo a tutelare Giampaolo era Maldini, che sabato però ha lasciato Marassi sfiduciato da un primo tempo inguardabile. Per il tecnico di Bellinzona appare ormai questione di ore: la società spinge per trovare un’intesa per la risoluzione del contratto, che lega le parti fino al 30 giugno 2021 con uno stipendio da due milioni l’anno. Detto di Spalletti, che rimane la prima scelta, a ruota ci sono diverse idee e proposte pervenute sul tavolo di via Aldo Rossi: Massara spinge per Garcia, con il quale ha lavorato ai tempi della Roma; piace anche il profilo di Ranieri e, a ruota, Pioli. Nessun contatto con Gattuso. La sosta per le nazionali offre la possibilità di riflettere senza farsi prendere dall’urgenza di preparare la partita successiva dopo pochi giorni; e quindi può succedere di tutto, anche se l’idea di concedere un’altra chance a Giampaolo appare, ad oggi, remota. 

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