Milan, addio a Li nel giorno del ritiro. La squadra passa a Elliott

Da ieri il club ha un nuovo proprietario e cambiano i volti legati al periodo cinese: azzerati i debiti

Yonghong Li

Yonghong Li

Carnago (Varese), 10 luglio 2018 - Escussione del Milan al via. Elliott come un caterpillar avvia le pratiche per prendere il controllo formale del Milan. Primo atto è il cambiamento degli amministratori della Rossoneri Champion Investment Luxemburg, una delle holding della catena che controlla il Milan: fa rumore l’uscita di scena di Chen Huashan, sin dall’inizio referente della SinoEurope Sports (la precedente holding, creata da Li per la scalata, prima di essere mollato dai suoi potenziali soci). Salta anche Henry Isabelle e al loro posto si installano nella gestione della società Aldo Savi, l’ungherese Viktor Schuh e Gloria Centineo Cavarretta Mazzoleni. Non è una mossa banale.

È il via ufficiale al cambio di proprietà, l’esproprio del Milan da parte di chi è nella ragione della legge e di chi invece, tra ritardi e insolvenze, ha rotto clausole e covenant. Da parte di Li la speranza continua ad essere l’ultima a morire: resta convinto di vendere il club entro giovedì a Rybolovlev - e quindi rendere a Elliott 412 milioni - e restare in sella. Ma siamo nel campo delle ipotesi remote. Il bivio più importante resta la decisione di Paul Singer: tenere il Milan per rilanciarlo e rivenderlo in tempi migliori oppure liberarsene di fronte alle prime offerte, siano di Rocco Commisso, di Tom Ricketts o Stephen Ross.

Nuovo Cda. Il prossimo passo sarà comunque la convocazione dell’assemblea dei Soci, entro 7/10 giorni, per ratificare l’arrivo del nuovo proprietario e l’addio della componente cinese del Cda. Scritto il destino di Marco Fassone, che ieri sera ha soprasseduto alle richieste di chiarimenti: «Inizia in qualche modo una stagione nuova, importante per noi dopo un anno di rodaggio e grande cambiamento». Al suo posto, sembra ormai certo, arriverà dalla Roma Umberto Gandini, uomo della Eca e figura autorevole in campo di Fair Play Finanziario. Con la nuova società infatti, il Milan potrebbe chiedere un nuovo Voluntary Agreement. Attenzione anche ai potenziali sviluppi sul Tas: il passaggio a Elliott crea una proprietà senza debiti, una delle cause principali dell’esclusione dalla Europa League.

Gattuso giù. In una giornata così concitata passa quasi inosservato il raduno della squadra, in una Milanello dove sono stati tolti tutti i simboli delMilan del passato (via le maglie al muro e le foto dei trionfi). Gattuso ha una faccia tesa, scura e guarda sempre in basso. Ha le vene in fuori, il volto scavato e ammette di aver passato «50 giorni non facili».

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