Milan, 10 milioni entro lunedì o sarà Elliott

Quattro giorni per evitare che parte delle quote passino al fondo

Yonghong Li

Yonghong Li

Milano, 1 giugno 2018 - Yonghong Li si gioca una finale e si augura che non finisca come successo in Coppa Italia. Entro lunedì - quattro giorni da oggi - il presidente del Milan infatti dovrà necessariamente versare i 10 milioni di euro richiesti come aumento di capitale per evitare l’intervento coatto di Elliott e di far scattare l’escussione in anticipo di una parte delle quote del club, già in pegno al fondo americano sin dal momento della firma sul prestito ponte da 303 milioni la scorsa primavera.

Li infatti continua imperterrito ad essere in ritardo nei pagamenti e rischia così di far scattare una delle clausole presenti nel contratto, i celebri covenant: l’ultima tranche - che fa parte del secondo aumento di capitale da 60 milioni deliberato dal CdA con scadenza il 30 giugno, 42 devono ancora arrivare - sarebbe dovuta pervenire in concomitanza del Consiglio di Amministrazione di venerdì scorso ma non si è vista, portando a nuovi attriti tra i membri cinesi e i membri italiani. Una parte dei soldi, circa 6 milioni, sarebbe nella sua disponibilità ma del resto, al momento, nessuna traccia. Se questi soldi non arrivassero ecco l’interventi di Elliott che inietterebbe denaro la holding Project RedBlack: un passaggio chiave per portare il Milan nelle mani del fondo. Tutto a pochi giorni dalla sentenza Uefa sul Fair Play Finanziario, con il rischio concreto per i rossoneri di essere esclusi dalle Coppe: la presenza di Elliott potrebbe garantire quella solvibilità finanziaria decisiva nel rifiuto del Settlement Agreement. Ma, seecondo la Uefa, non garantirebbe comunque la continuità aziendale per la possibilità di un nuovo passaggio di proprietà. 

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