Donnaruma se andrà, il problema è dove: Raiola chiama Klopp

E intanto Mirabelli punta su Immobile

Gianluigi Donnarumma

Gianluigi Donnarumma

Milano, 22 maggio 2018 - Ostaggio del proprio ingaggio (6 milioni netti) e della valutazione monstre data dal Milan al cartellino, tra i 60 e i 70 milioni. Donnarumma ha già salutato tutti, il mentore Alfredo Magni compreso con un lungo abbraccio a San Siro, ma non sa ancora dove giocherà nella prossima stagione.

L’imminente trasferimento di Buffon al Paris Saint Germain infatti ha cambiato le carte in tavola, carte che erano stato servite dal mazziere ad inizio primavera con intese di massima ma senza firme né precontratti. Allora erano tutti d’accordo - tanto che il Milan si era tutelato con Reina -, ora la situazione è in stallo: Raiola vuole tenere bassa la valutazione per massimizzare la commissione, il Milan invece vuole massimizzare i ricavi per fare una maxi-plusvalenza e sistemare il bilancio per l’esercizio 2018/19, ancora senza gli introiti della Champions League.

Con il Psg defilato, il Liverpool è in pole position nella corsa a Donnarumma: ma nei contatti esplorativi c’è grande discrepanza tra domanda e offerta. Klopp non vuole spendere più di 40 milioni (e magari inserire una contropartita per alzare l’offerta ma non l’esborso cash), il Milan ne vuole incassare una ventina abbondante in più. Ma attenzione ad il possibile valzer dei portieri qualora il Real Madrid decidesse di migliorare il punto debole, ovvero Keylor Navas. Gli spagnoli stanno incassando le continue resistenze dello United per De Gea e corteggiano quindi Courtois dal Chelsea. Così se il belga finisse alla corte di Zidane ecco che Raiola proporrebbe Donnarumma ai Blues. Al Borussia Dortmund dovrebbe finire Trapp.

Per non svalutare Donnarumma, la società lo blinda almeno a parole. Gattuso parla di «dualismo» con Reina; Fassone parla di «discorso aperto da tempo», nutre «speranza che Gigio decida di rimanere» ma lascia più di una possibilità per la cessione («nel mercato tante strade si possono percorrere ma non sono arrivate offerte»); Mirabelli invece fissa le due condizioni per la partenza, «un’offerta adeguata e la sua richiesta di andar via». Il ds svela che il Milan punta «ad un attaccante forte, una mezzala e un esterno»: per l’attacco ecco virare su Immobile (davanti a Morata e Belotti), per il centrocampo piace Veretout ma si lavora anche per Fellaini (chiede 10 milioni), per l’ala attenzione a Callejon.

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