Derby, Pioli e il centrocampo a tre: Krunic e Tonali e uno tra Messias, Vranckx e Pobega

"L'Inter sta sicuramente bene, arriva meglio alla partita, ma noi non possiamo pensare a un risultato diverso che la vittoria"

Stefano Pioli

Stefano Pioli

Milano, 4 febbraio 2023 -  Se non tutto molto della stagione del Milan passa dal risultato finale del derby di domani. Per questo la partitissima , per Stefano Pioli, è innanzitutto "una grande opportunità e noi vogliamo dimostrare di saperla cogliere"

A partire dalla formazione dove, al netto degli infortunati, l'unico dubbio sembra essere a centrocampo con Krunic e Tonali  sono sicuri di una maglia da titolari, mentre Messias, Vranckx e Pobega si contendono l'ultimo posto disponibile nel modulo a a tre che Stefano Pioli vuole proporre per evitare di non ritrovarsi in inferiorità numerica in mezzo al campo. In attacco, invece, verso la conferma il tridente formato da Rafael Leao, Olivier Giroud e Alexis Saelemaekers.

Pioli non si nasconde: "Quando le cose non vanno bene, solamente i mediocri evitano di mettersi in discussione. Da una fase di difficoltà come questa, io ne esco con una convinzione in più: non alleno un gruppo normale, che avrebbe avuto ben altri atteggiamenti. Io ho un gruppo speciale, lo dimostra l'unione di intenti che abbiamo qui a Milanello". Una risposta diretta a quella che tra tutte è stata forse l'ipotesi più fastidiosa da dover smentire: quella di aver perso lo spirito che ha caratterizzato il   Milan vincente dei mesi scorsi. "Non è assolutamente così", puntualizza Pioli. Che però ribadisce: "Ora, però, dobbiamo dimostrarlo".

Tanto che il tecnico rossonero non firmerebbe per un pareggio: "L'Inter sta sicuramente bene, arriva meglio alla partita, ma noi non possiamo pensare a un risultato diverso che la vittoria. Perché se ci accontentassimo di un pari ci avvicineremmo in partenza a un altro risultato". Quella di Inzaghi, secondo Pioli, «è una squadra che crea occasioni e noi dovremo essere bravi a incidere di più sugli episodi. Ci serve attenzione e lucidità, oltre al cuore che i miei giocatori hanno. Abbiamo analizzato le fasi di gioco in cui dobbiamo fare meglio, come le palle inattive", conclude il mister. Che sull'annunciato cambio modulo, però, gioca in difesa: "So cosa fare, ma oggi non lo dico".

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