Coppa Italia, il Milan fatica ma passa il turno: 3-1 al Genoa ai supplementari

Di Giroud, Leao e Saelemaekers le reti rossonere ma il Diavolo soffre troppo contro il team di Sheva

L'esultanza del Milan (Ansa)

L'esultanza del Milan (Ansa)

Milano, 13 gennaio 2022 – Dopo la convincente vittoria a Venezia in campionato, il Milan torna a San Siro per affrontare il Genoa negli ottavi di Coppa Italia: al vantaggio ospite di Ostigard ha risposto Giroud nella ripresa ma nei supplementari sono di Leao e Saelemaekers le firme lanciano i rossoneri ai quarti di finale, dove affronteranno la vincente di Lazio-Udinese in programma il 18 gennaio. IN CAMPO 

Pioli attua un turnover specialmente in attacco e manda in campo insieme sia Rebic che Giroud considerata la squalifica di Zlatan Ibrahimovic: maglia da titolare anche per Daniel Maldini e Junior Messias mentre in difesa torna Tomori, negativizzatosi dal Covid-19. Ante Rebic torna a partire dal primo minuto dopo oltre due mesi: la sua ultima partita da titolare è stata Milan-Hellas Verona del 16 ottobre, nella quale era uscito per infortunio al 36’. L’ex della serata Shevchenko manda in campo dal primo minuto il neo acquisto Yeboah con Ekuban e Caicedo, mentre a centrocampo spazio al giovane Melegoni. “La fiducia di Pioli mi stimola e mi aiuta a crescere giorno dopo giorno" le parole di Maldini junior prima della partita a cui sono seguite quelle del padre, il dt Paolo: “Daniel? L'opportunità è allenarsi tutti i giorni in una squadra di alto livello, cercando di migliorare e imparando dai giocatori più esperto. Poi ci sono dei ricorsi al Milan che succedono spesso ed è una cosa incredibile e casuale. Il difensore? Si fanno troppi nomi e non possiamo smentire tutto, cercando di lavorare a fari spenti. Credo che in questo inizio campionato si sia vista anche l'affidabilità dei centrali, tra virgolette, di riserva. Quindi non è detto che arrivi qualcuno da qui a fine campionato. Sheva in bilico? Sapeva che era una scelta rischiosa. Non l'ho visto contento ma questo è normale. Chi fa questo lavoro lo fa col cuore, mettendo tutto e poi ci sono dei momenti difficili nei quali ti devi aggrappare a qualcosa”. Proprio all’ex rossonero, ora coach del Genoa, la Curva Sud ha dedicato durante il match diversi cori affettuosi di saluto e uno striscione.

GENOA AVANTI

Il direttore di gara Aureliano dà inizio al match e i rossoneri si fanno subito arrembanti con un’iniziativa personale di Maldini che si beve un paio di giocatori del Genoa ma poi viene contrastato al momento della conclusione conquistando comunque un corner: dalla successiva azione il bolide da fuori area di Theo Hernandez viene deviata ancora in angolo e sul terzo cross dalla bandierina Messias serve Krunic ma il suo colpo di testa scheggia la traversa. Dopo un inizio difficile il Grifone prova a presentarsi dalle parti di Maignan senza fortuna mentre all’11’ è ancora il Diavolo a provarci con Messias ma il suo tiro-cross da sinistra è mal calibrato. Nel momento migliore dei rossoneri, però, è il Genoa a trovare il gol del vantaggio al 17’: dagli sviluppi di un angolo dalla destra, Ostigard salta più in alto di Hernandez e di testa infila Maignan. Il gol è una doccia gelata per il Diavolo a cui si aggiunge poco dopo un problema per Tomori al ginocchio sinistro e, dopo qualche minuto, il difensore è costretto ad abdicare e al suo posto Pioli inserisce Florenzi che si posiziona a destra mentre Kalulu passa a centrale. Sembra che il difensore inglese abbia riportato un risentimento al ginocchio sinistro che sarà oggetto di ulteriori valutazioni nel corso delle prossime ore con esami strumentali specifici. Al 26' il Grifone si guadagna un altro corner, Maignan esce male ma Yeboah non ne approfitta, mentre il Milan risponde tre minuti dopo con Tonali ma la sua conclusione da fuori area termina sul fondo. Al 37’ la punizione dalla destra calciata da Florenzi non viene impattata bene da Rebic e l’azione si spegne. Prima dell’intervallo sono ancora gli ospiti a farsi pericolosi con Yeboah che lavora un buon pallone in area, serve al centro Portanova che da due passi manda però fuori graziando Maignan. L’intervallo arriva dopo due minuti di recupero senza che i padroni di casa riescano a creare altre chances interessanti e nel secondo tempo Pioli dovrà giocoforza mettere mano alla panchina per ribaltare il risultato.

GIROUD Il match riparte e la prima chance è ancora del Genoa che dopo due minuti dall’inizio sfrutta un errore della difesa del Milan ma Yeboah non riesce a inquadrare la porta da due passi: i rossoneri rispondono con il calcio di punizione di Messias, la palla arriva a Gabbia ma il difensore non riesce nella deviazione vincente. Pioli cambia le carte in tavola e al 61’ escono Rebic, Maldini e Krunic, entrano Diaz, Leao e Bakayoko mentre Sheva opta per Destro al posto di Caicedo. Al 67’ il Diavolo trova l’ennesimo cross in area in favore di Messias ma il suo colpo di testa va di poco alto, mentre centra l’obiettivo quello di Giroud al 74’: Diaz sfonda a sinistra, serve Theo Hernandez che crossa di prima trovando l’appostato numero 9 rossonero che conuno stacco imperioso mette il pallone all'incrocio dei pali. Tre minuti più tardi è Leao a servire da sinistra un altro cross per la testa di Giroud ma stavolta la traiettoria è errata: Pioli si gioca anche la carta Saelemaekers al posto di Messias, mentre Melegoni tenta un tiro da 20 metri che si spegne a lato, imitato poco dopo dal neo entrato Destro che, da distanza siderale e vedendo Maignan fuori dai pali, cerca il gol improbabile senza fortuna. Pandev per Yeboah è la mossa di Sheva per gli ultimi 5 minuti di match e all’88’ ci prova Florenzi dalla distanza ma la sua conclusione è controllata da Sempe: il Diavolo spinge alla ricerca del gol vittoria per evitare i supplementari con tutte le sue forze ma non ci riesce. EXTRA TIME La prima frazione parte sulla stessa onda della ripresa, con il Milan all’attacco con Leao che sfiora il vantaggio sfruttando un assist di Brahim Diaz ma una gran parata di Semper disinnesca il portoghese. Il Davolo non molla e prima Tonali con una conclusione dai 20 metri e poi Saelemaekers provano a smuovere il tabellino senza fortuna: l’assedio dei padroni di casa non accenna a diminuire e Theo tenta una conclusione da buona posizione che finisce alta su suggerimento di Diaz, che a sua volta ci prova ma Semper dice ancora una volta no. Al 102’, però, i rossoneri trovano finalmente il gol del 2-1: Brahim batte velocemente un calcio di punizione per Leao che va sul sinistro e tenta un cross la cui traiettoria beffa il portiere genoano sul secondo palo. Un vantaggio meritato e legittimato da 15 minuti giocati totalmente nella metà campo rossoblù. Il secondo quarto d’ora vede invece il Genoa farsi vedere dalle parti di Maignan con il solito Oestigard (conclusione dal limite e palla alta) e con Ghiglione il cui tiro viene deviato in corner dal portiere rossonero. I padroni di casa sfiorano il 3-1, invece, con Diaz, ben servito da Saelemaekers, ma la conclusione dello spagnolo è fuori misura: ci pensa allora il belga a chiudere il match trovando il tris al 112’ su assist di Theo Hernandez. L’esordiente Roback per Giroud è l’ultimo cambio di Pioli al 117’ e il Milan chiude il match gestendo palla senza rischiare più nulla: vittoria faticosa ma meritata, ora testa allo Spezia in campionato.

Milan-Genoa, le pagelle rossonere: Leao decisivo, Kalulu con personalità

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