Milan, cinque gare per la volata Champions

Nel mirino c’è anche il derby del 17 marzo per l’aggancio ai cugini

Soddisfazione Milan

Soddisfazione Milan

Milano, 6 febbraio 2019 - «Passata è la tempesta». Il novello poeta a tinte rossonere non è Giacomo Leopardi da Recanati ma Rino Gattuso da Corigliano Calabro, uscito indenne da uno dei periodi più delicati della sua esperienza al Milan. Anzi, ne è uscito ancor più rafforzato, perché i successi contro Genoa e Napoli in campionato, al quale è seguito il pareggio di Roma, hanno di fatto trasportato il Milan fuori da uno dei momenti più difficili, calendario alla mano. E ora per i rossoneri si apre un periodo dove, sulla carta, arrivano sfide tutte abbordabili: si comincia domenica sera, quando a San Siro arriverà il Cagliari; si prosegue poi con la trasferta a Bergamo, con l’Atlanta che risulta l’unico, vero, grande scoglio di questa serie di sfide. Perché poi i rossoneri affronteranno, in sequenza, Empoli, Sassuolo (entrambi a San Siro) e Chievo (a Verona), prima di quel derby del 17 marzo che potrebbe avere un gusto tutto particolare, alla luce anche del pessimo periodo di forma dei cugini nerazzurri.

Di certo, però, l’asticella sarà da tenere alta: perché non bisogna dimenticare la fatica delle sfide d’andata, dove nello stesso periodo i rossoneri furono capaci di portare a casa solo due vittorie (contro Sassuolo e Chievo) a fronte di tre pareggi (Cagliari, Atalanta ed Empoli, tutti in sequenza). La sfida contro i sardi, all’andata, sancì anche la prima rete rossonera di Gonzalo Higuain; gol che però non portò un successo ma solo un pareggio per 1-1 che aveva lasciato davvero l’amaro in bocca. Ma era un altroMilan, più timido e meno capace di gestire il non possesso palla. E con un Tiemoué Bakayoko che non era il perno del centrocampo come lo è, invece, oggi: «La stagione sta andando bene - ha ammesso il francese - non c’è stato un momento di svolta, volevo solo dimostrare di essere all’altezza di un grande club. Il Milan è di un’altra dimensione».

Il suo futuro in rossonero rimane però ancorato alla qualificazione in Champions dei rossoneri: «A chi non piacerebbe restare a lungo in un club come il Milan? - ammette -Ma sono ancora sotto contratto per tre anni con il Chelsea, non controllo tutti gli elementi». La sfida contro il Cagliari rilancerà, ancora una volta, Piatek. Che, da perfetto sconosciuto, è divenuto idolo incontrastato della Milano rossonera: «E Seedorf mi ha chiesto di fare una foto - esordisce in un’intervista rilasciata a Foot Truck - È fantastico che gente del genere mi riconosca, vuole parlare con me». La timidezza negli occhi di ghiaccio di un pistolero capace di presentarsi con una doppietta al Napoli e di ripetersi anche contro la Roma. Non certo due squadre qualunque, ma la seconda e la terza forza del campionato in base alla classifica dell’anno corso: «Dopo la firma del contratto ho avuto un messaggio da Alvaro Morata - ha svelato - ha scritto che mi osserva, che mi augura buona fortuna. Anche questo è fantastico». Il Pistolero sa anche emozionarsi, ma per il bene di Gattuso è meglio che non perda la mira.

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