Calhanoglu, voglia di riprendersi il Milan

Pochi lampi in questa stagione, il turco sa che da qui al termine si gioca la riconferma

Hakan Calhanoglu, Milan (Newpress)

Hakan Calhanoglu, Milan (Newpress)

Milano, 9 febbraio 2019 - Tanta voglia di Hakan. Si scrive Calhanoglu, si legge necessaria conferma. Il turco finora è l’unico del Milan dei titolari che non ha convinto in stagione, in preda a momenti di sconforto per questioni personali che ne hanno minato le prestazioni. E ora, per lui, scatta la necessità di un ritorno ai fasti della passata annata, quando da gennaio in poi si trasformò e divenne un giocatore essenziale nello scacchiere di Gattuso. Perché con il ritorno dei grandi infortunati (Biglia su tutti), i possibili nuovi acquisti (vedi Saint-Maximin) e i futuri rientri (leggi Bonaventura) la posizione del turco non è più così inattaccabile.

E anche il suo futuro in maglia rossonera diviene un punto di domanda: è ancora giusto puntare su un giocatore che viaggia a corrente alternata? A suo discapito alcune scelte tattiche di Gattuso rivedibili: il tecnico stravede per lui e spesso lo ha utilizzato anche in posizioni forse non consone per le sue caratteristiche; in mediana, come contro il Frosinone; come mezzala, contro la Sampdoria; e, per alcuni minuti, anche come punta contro la Spal. C’è chi pensa che il turco sia da sfruttare nella classica posizione del numero 10, vale a dire dietro le punte: ma qui Gattuso lo ha usato di meno, complice anche una disposizione tattica che non prevede il trequartista, sia questo il partente 4-3-3 o il modificato 4-4-2 di dicembre. Di certo però appare chiara una cosa: Calhanoglu nei mesi prossimi si giocherà il futuro al Milan, perché ora che Gattuso torna ad avere un po’ di soluzioni alternative, la sua figura non è più fondamentale.

Finora lo era stato, complice anche alternative sugli esterni a lui e Suso non ritenute all’altezza (Castillejo non ha mai convinto, Borini è un jolly ma con caratteristiche differenti); ora, però, le cose sono cambiate, tanto che Gattuso sta riflettendo da tempo. Il rientro in mediana di Biglia (l’argentino potrebbe oggi essere convocato per la gara di domani sera contro il Cagliari, anche se difficilmente partirà dal primo minuto) consentirà a Gattuso di poter avere più alternative in quella zona del campo, ma soprattutto di ripensare anche il ruolo di Paquetà, che da mezzala appare un po’ sacrificato in fase offensiva. Il brasiliano potrebbe essere spostato più avanti, magari girando proprio dietro le punte o, in alternativa, sull’out di destra del 4-3-3 attuale. In ogni caso, il sacrificato appare proprio Calhanoglu, che quindi sarà chiamato a ben figurare nelle prossime gare per ritornare nelle grazie dei tifosi e scalare le gerarchie di un allenatore che lo ha sempre e comunque difeso. Mettendosi di traverso anche nella recente sessione di calciomercato, quando il Lipsia era pronto a pagare oltre 20 milioni per riportarlo in Germania

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