La rinascita del Milan: Caldara è pronto e vuole una chance

A disposizione La forma fisica è ritrovata ora tocca a Gattuso convocarlo per l’anticipo col Chievo

Mattia Caldara a Milanello Lapresse)

Mattia Caldara a Milanello Lapresse)

Milano, 7 marzo 2019 - Un ritorno in campo tanto atteso quanto desiderato. Perché Caldara è, a tutti gli effetti, il grande enigma di questo Milan; arrivato in pompa magna come il nuovo astro nascente del calcio italiano, si è perso dietro ad una sequela di guai muscolari che non gli hanno mai permesso di scendere in campo. Ora la ritrovata forma fisica lo rendono a tutti gli effetti un elemento a disposizione di Gattuso. Che potrebbe convocarlo per la gara di dopodomani a Verona, quando il Milan sarà impegnato contro il Chievo al Bentegodi (ore 20.30) nell’anticipo della 27esima giornata di Serie A. C’è da proseguire nell’ottimo momento, che vede i rossoneri imbattuti in campionato da otto gare (cinque vittorie e tre pareggi) e con il terzo posto conquistato settimana scorsa ai danni di quella Inter che sarà l’avversaria del derby del 17 marzo, una stracittadina che rappresenterà uno spareggio per accedere in Champions.

E il ritorno dell’ex difensore dell’Atalanta offrirà a Gattuso un’ulteriore freccia al suo arco: dalla totale emergenza all’abbondanza in ogni reparto, dal dover trovare soluzioni spesso fantasiose all’avere più scelte in ogni ruolo. Quello della coppia centrale di difesa, oltretutto, è stato un discorso molto delicato quest’anno: perché, tra infortuni vari, Gattuso si è ritrovato tra novembre e dicembre a reinventarsi Abate centrale. Tutti sono andati ko: da Musacchio a Zapata (anche il colombiano è rientrato a pieno regime ed è a disposizione del tecnico per la sfida contro i clivensi), da Romagnoli a Caldara. La stagione di quest’ultimo, poi, è stata contraddistinta da una serie di guai muscolari che gli hanno permesso di collezionare una sola presenza in campo, quella del 20 ottobre scorso in Europa League sul campo del Dudelange.

In quell’occasione i rossoneri vinsero 1-0 mantenendo la porta inviolata, in un periodo dove subire gol era all’ordine del giorno. Certo la dimensione dell’avversario era rivedibile, ma il precedente rimane incoraggiante. Una cosa, però, appare certa: prima di lanciare Caldara dal primo minuto Gattuso ci penserà: «Non mando i miei giocatori allo sbaraglio» ha ripetuto più volte il tecnico; segno che, prima di andare in campo, i calciatori dovranno acquisire i dettami tecnico tattici dell’allenatore e del suo staff. Ma le attese su Caldara sono alte: i suoi anni trascorsi all’Atalanta ne avevano innalzato il valore, tanto che persino la Juventus aveva deciso di puntare su di lui.

Poi la decisione estiva di privarsi di Higuain spedendolo al Milan, con la conseguente richiesta di Leonardo del difensore centrale: che ufficialmente è arrivato alla pari nello scambio che ha rispedito a Torino Bonucci, su una valutazione di 35 milioni di euro. Tanti soldi per un giocatore che finora non ha potuto confermare le aspettative. Il tempo, però, viaggia dalla sua parte: Gattuso lo aspetta, senza fretta. Così come il commissario tecnico Mancini, che sogna di riproporre in azzurro la coppia rossonera con Romagnoli. Magari già a partire dai prossimi Europei del 2020.

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