Milan, Piatek contro il Cagliari per tornare al quarto posto

I rossoneri chiedono al polacco i gol per 3 punti fondamentali

Krzysztof Piatek (Ansa)

Krzysztof Piatek (Ansa)

Milano, 10 febbraio 2019 - Vincere per rispondere alle romane, mettere pressione all’Inter e tornare al quarto posto. Sono tanti i motivi di interesse che spingeranno questa sera il Milan a ben figurare a San Siro contro il Cagliari: «Infatti ci giochiamo tantissimo - l’ammissione di Gattuso - sulla carta sembrano partite facili le prossime, ma in A niente è facile». E difatti il calendario appare dalla parte dei rossoneri, che poi se la vedranno con Atalanta, Empoli, Sassuolo e Chievo, prima del derby del 17 marzo: «Tutto va affrontato con concentrazione e sacrificio - ricorda ancora Gattuso - c’è gente che vuole solo attaccare e storce il naso, ma giochiamo comunque da squadra». Un Milan che, nell’ultimo periodo, è migliorato molto in difesa ma trova difficoltà in fase realizzativa: «Non è un fattore psicologico, serve riempire di più l’area e spesso c’è pigrizia - prosegue il tecnico - sento Suso dire che si sacrifica e fa il terzino; vero, ma spostandoci in avanti ci vuole spirito anche lì. Abbiamo la forza per fare un certo tipo di calcio, servono voglia e sacrificio».

Torna tra i convocati Biglia («Quando sarà al 100% vedremo come giocare»), mentre per Caldara ci sarà ancora da aspettare («Non è ai livelli di Lucas ma sta meglio, deve finire il lavoro atletico»); di certo il recente rendimento di Donnarumma potrebbe permettere sonni tranquilli: «Reina l’ha aiutato tantissimo - precisa il tecnico calabrese - un professionista esemplare come Pepe avrebbe potuto fare tanti giochini mentali, invece lo aiuta ogni giorno. E io Gigio lo vedo sicuro e in fiducia». Se il Milan vince e convince il merito è, però, soprattutto di Gattuso, per il quale sono state spese parole di riconoscenza addirittura dal presidente Scaroni: «Apprezzo molto ma non mi fido di queste tematiche - conclude riferendosi al suo possibile rinnovo di contratto - ringrazio la società che mi ha dato questa grandissima possibilità, ma il calcio è bestiale e passi dalle stelle alle stalle in un attimo»

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