Europa League, Milan sconfitto dal Betis 1-2: "Troppi errori, ora voltiamo pagina"

Romagnoli: "È un periodo no". Reina: "Non è il momento di cercare colpevoli ma di aiutare il mister"

Cutrone festeggia dopo il gol

Cutrone festeggia dopo il gol

Milano, 26 ottobre 2018 - Non basta il solito Cutrone (l’attaccante rossonero, con un gol ogni quaranta minuti di media giocati, è il migliore dei rossoneri) per far tornare il sorriso a Gattuso e ridare serenità all’ambiente, ancora scosso dalla sconfitta subita nel derby di domenica. Sconfitta che aveva fatto più male per l’atteggiamento dei giocatori in campo che per il risultato in sé, tanto che i tifosi, prima della sfida di Europa League contro il Betis, avevano esposto uno striscione abbastanza eloquente: «Per questa maglia fino alla fine deve essere battaglia».

Un "ammonimento" che tuttavia è servito a poco, perché i rossoneri hanno subito il dominio degli spagnoli di Setièn per gran parte del match mostrando oltretutto una buona dose di nervosismo in diverse occasioni. Niente di compromesso per il cammino europeo, ma quella di ieri sera è una sconfitta che pesa, di nuovo per l’atteggiamento quasi rinunciatario degli undici in campo, confermato a chiare lettere anche dal capitano Alessio Romagnoli, intervistato da Sky Sport: «Abbiamo regalato settantacinque minuti buoni, abbiamo giocato male e dovevamo fare molto di più, anzi dovremo fare molto di più già da domenica. E’ un periodo in cui tutto ciò che facciamo non lo facciamo bene, dobbiamo lavorare». Una fase negativa quella dei rossoneri, che ieri sera hanno perso il match e la leadership del girone, ora in mano ai “Verdiblanco’’ ma non il supporto dei tifosi che hanno cercato sempre di incitare la squadra. E seppure il club spagnolo rappresentasse senza dubbio l’avversario più complicato dei tre del gruppo (è l’attacco più debole della Liga ma vanta una difesa che non subisce gol fuori casa nelle coppe da ben ducentonovantaquattro minuti), gli undici di Gattuso in campo sono entrati soltanto negli ultimi venti minuti, confermando peraltro il periodo negativo del reparto difensivo.

Il Milan continua ad incassare gol e dietro ripete spesso gli stessi errori. E a fine gara è stato Pepe Reina, ieri titolare al posto di Donnarumma, a commentare le difficoltà del momento: «A volte si sbaglia nel nostro mestiere, bisogna tirarsi su e voltare pagina. Il Betis è una squadra che palleggia molto bene, e noi dobbiamo essere più bravi a leggere le situazioni. Serve più umiltà e serve saper soffrire per riuscire a imporre il nostro gioco». Una sconfitta di tutti, che inevitabilmente porterà ad un confronto con Gattuso: «Da domani si parlerà con calma» - ha proseguito Reina - «Siamo sereni e ora non è il momento di cercare colpevoli, ma di lavorare con assoluta fiducia nel mister, ora più di prima; perché questa squadra può far bene se lavora nel modo giusto. Quindi è indispensabile che stiamo calmi e non cediamo a valutazioni sbagliate». Il Milan è chiamato a reagire subito e tra la gara di domenica con la Sampdoria e quella di mercoledì contro il Genoa, i sei punti saranno obbligatori; per l’ambiente, per lo spogliatoio e anche per il futuro di Gattuso. «Sono contento per il gol, per aver debuttato in uno stadio italiano tanto importante come San Siro, ma anche per la squadra. Abbiamo vinto contro un rivale importante come il Milan, giocando come sappiamo e conquistato i tre punti di fronte a tantissimi nostri tifosi, abbiamo dominato per gran parte della partita, quindi bisogna essere contenti» è il commento del centrocampista del Betis Giovanni Lo Celso ai microfoni di Sky Sport 24 al termine della partita.

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