Verso Atalanta-Milan, il dubbio di Gattuso: Calabria o Conti?

Conti ora scalpita. L’ex terzino della Dea e Calabria in ballo per la maglia da titolare

Rino Gattuso

Rino Gattuso

Milano, 14 febbraio 2019 - Alla vigilia della sfida contro il Cagliari Gattuso era stato molto chiaro: «Non butto a mare i miei giocatori». Parafrasando il tecnico calabrese, nessuno ha fretta di gettare in campo giocatori ma soprattutto di alterare equilibri che, in questo momento, gli stanno dando ragione. Ma di certo questo non vuol dire che chi è titolare rimarrà tale e chi è in panchina non avrà le sue opportunità, anzi: «I giocatori devono pensare a fare i giocatori e non alle mie scelte, che sono fatte in buona fede e non regalo niente a nessuno» aveva tuonato ancora Gattuso. Il quale, però, sa benissimo che sulla corsia di destra è tornato finalmente a disposizione un elemento di primissimo spessore: Andrea Conti. «Sta recuperando e se non scende in campo è perché la vedo così. Ho gente che mi dà affidabilità, spero di dargli più minutaggio possibile». L’ex terzino dell’Atalanta rivede finalmente la luce e sogna una maglia da titolare, magari già sabato in quella Bergamo che l’ha lanciato nell’Olimpo del calcio.

Stesso discorso per Caldara («Deve finire il lavoro atletico»), anche se è Conti l’elemento abile e arruolabile al 100%. Di certo è difficile scalzare dall’undici titolare Calabria, che oltretutto ha sfoderato un poderoso assist per Paquetà nel match contro il Cagliari; ma ipotizzare Conti titolare a breve non appare un’eresia. Di certo lo stato di forma del giocatore, ancora lontano dalla condizione migliore, svolge un ruolo importante nelle scelte di Gattuso. Che, però, in questo momento sta utilizzando Conti sulla falsariga di quanto sta succedendo con Cutrone: perché entrambi, entrando a partita in corsa, hanno dimostrato di poter rompere gli equilibri in campo. È successo in Coppa Italia contro la Sampdoria (Conti assist, Cutrone gol) e la scena si è ripetuta in campionato con il Genoa (altro assist di Conti, questa volta per Borini). Senza dimenticare il «giallo» del rigore reclamato dai rossoneri in Supercoppa contro la Juventus per intervento di Emre Can su Piatek servito in area, guarda caso, proprio da Conti. La cosa bella, però, è vedere come ormai il passato sia alle spalle per l’ex Atalanta.

Arrivato nell’estate del 2017 per 24 milioni, si ruppe prima il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro il 15 settembre in allenamento, quando era già entrato nel giro della nazionale (esordio il 5 settembre 2017, contro Israele, ct Giampiero Ventura). Fermo sei mesi, al rientro, sempre in allenamento, si procurò un forte trauma distorsivo allo stesso ginocchio operato che lo costrinse a sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. A un anno, sei mesi e due giorni dall’ultima gara ufficiale torna in campo in un Milan-Chievo Primavera, condito da un pugno alla porta dell’arbitro nel post partita che gli costò tre giornate di squalifica. Il 22 dicembre, poi, l’esordio in campionato entrando al posto di Abate in Milan-Fiorentina. Ora è pronto per mettere in difficoltà Gattuso. Per la felicità anche del ct azzurro Mancini.

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