Cuore e Silva, è un Milan che ringhia

Il Diavolo rimonta e batte il Chievo con un gol del portoghese. Gattuso: "C’è la giusta mentalità"

André Silva

André Silva

Milano, 19 marzo 2018 - La vittoria di Gattuso, alla Gattuso. Ma soprattutto la vittoria di André Silva. Il 3-2 in rimonta al Chievo si sintetizza così: perché a decidere la gara sono stati loro due, l’ex centrocampista e l’ex oggetto misterioso che non segnava mai. Il primo ha preso in mano la situazione e ha scelto: fuori Kalinic, fiducia a Cutrone e André Silva. E i fatti gli hanno dato ragione: due gol e successo finale sui clivensi, con la rincorsa alla Champions che prosegue senza intoppi ma con molti affanni. Ma per questi ultimi arriva in soccorso la pausa per le nazionali, nonostante tra 15 giorni inizierà un tour de force che definire di fuoco è quasi riduttivo: il 31 sfida alla Juventus, poi Inter, Sassuolo e Napoli. Quattro gare che diranno meglio di che pasta è fatto questo Milan, se è la copia sputata del suo allenatore, quindi tutto grinta e muscoli, o se dietro ha un disegno tattico ben preciso.

«Serviva una prestazione col coltello tra i denti contro il Chievo – ha detto ieri Gattuso – in questo momento la squadra ha un carattere corretto e la giusta mentalità». Sulla corsa Champions, si sa, il Milan non può permettersi passi falsi e dunque è lecito aspettarsi che, alla ripresa, i rossoneri vadano a Torino per cercare di vincere sul campo della Juventus. Sarebbe un’impresa assoluta, che oltre a riaprire ulteriormente il campionato non potrebbe più permettere alla società di rimanere ferma sul rinnovo del tecnico: «Da parte mia nessun problema – ha ammesso Gattuso –. Nè io, nè Fassone, nè Mirabelli scappiamo. Ho un altro anno di contratto, ce l’ho a pochi soldi ma ce l’ho (ride, ndr)». Si riparte da Gattuso ma soprattutto da André Silva. Il portoghese, nel giro di sette giorni, ha messo a segno due reti che hanno portato al Milan sei punti (contro Genoa e Chievo) ma soprattutto la serenità necessaria a lui e allo stesso Gattuso; non sarà un caso che la presa di posizione nei confronti di Kalinic sia arrivata proprio in questo momento: «Aspetto le mie opportunità - ha precisato lo stesso numero 9 rossonero - sono soddisfatto perché tutti mi aiutano». Anche e soprattutto Kalinic

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