Inter-Torino, Lautaro guida il gran ballo dei debuttanti

Con l’argentino, anche Vrsalijko, De Vrij, Asamoah e Politano esordiranno a S. Siro

Lautaro Martinez

Lautaro Martinez

Milano, 25 agosto 2018 - Vrsaljko, Asamoah, De Vrij, Keita, Politano, Lautaro e Nainggolan: in comune hanno la maglia dell’Inter, ma nella partita contro il Torino di domani sera, alcuni di loro potrebbero condividere l’esordio sul prato di San Siro. Del resto si sa, la Prima alla Scala del calcio è un’occasione unica e irripetibile, davanti ad una platea festosa ma sempre esigente - sono attesi sessantacinque mila spettatori -. Nel “cast” di Spalletti, saranno destinati a convivere primi attori con l’obbligo di riconfermarsi, e aspiranti protagonisti, che si metteranno in gioco e in mostra di fronte ad allenatore e pubblico. Sì, al Meazza come a teatro, il pubblico conta in modo decisivo. Quali saranno i primi esordienti sul palcoscenico di casa? Qualche nome nuovo, nel 4231 del tecnico nerazzurro, sembra scontato.

A partire dalla linea difensiva, il primo è quello di Vrsaljko, candidato dal primo minuto ad occupare la fascia destra; il croato, l’ultima volta che ha giocato a San Siro -da avversario-, si è portato a casa tre punti. Chissà che essersi trasferito tra le mura meneghine gli varrà un risultato positivo. Al centro della difesa, prossimo all’esordio in casa (dopo la sfortunata gara colSassuolo) potrebbe essere anche l’ex laziale De Vrij, ma per l’olandese ci sono meno possibilità dato che Skriniar è tornato a disposizione e Spalletti potrebbe preferirlo accanto a Miranda. Per Asamoah, sulla corsia di sinistra, sarà una novità tra virgolette, perché su quel terreno, ha disputato tredici partite da avversario, senza mai segnare ma portando a casa diciotto punti. Anche in zona offensiva, potrebbe essere tempo di novità; prima fra tutte Keita: l’ex monaco è pronto, vuole spazio e cercherà di sfatare un dato che lo riguarda: da avversario a San Siro non ha mai segnato. E se Spalletti deciderà di dargli fiducia, a farne le spese sarà Politano, che invece le porte di quello stadio le ha violate in diverse occasioni: tre gol in quattro presenze e l’anno scorso contro entrambe le milanesi. L’ultimo tassello sarebbe quello alle spalle di Icardi.

Se il tecnico nerazzurro preferisse il 4231 e Nainggolan fosse a disposizione dal primo minuto, non ci sarebbero dubbi di formazione (almeno per il ruolo di trequartista). Senza considerare che per il Ninja, che fece il suo debutto in Serie A nell’anno del Triplete interista, quando giocava nel Cagliari di Allegri, entrare in campo contro il Torino, a questo punto solo a partita in corso, significherebbe una specie di bis. Titolare in quella posizione partirebbe invece Lautaro, che dopo un precampionato ad alto rendimento, dovrà smentire la brutta prestazione contro il Sassuolo. Non sarà facile per nessuno, perché ad osservarli ci sarà il giudice più severo: il pubblico della Scala.

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