Inter, Suning blinda Spalletti

Il tecnico ha conquistato tutti, prolungamento in arrivo

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 26 aprile 2018 - Serio, preparato, scrupoloso. Anzi, perfezionista. Magari un po’ brontolone, talvolta provocatore, ma fondamentalmente aziendalista. Proprio come piace alla Proprietà cinese. In dieci mesi di Inter Luciano Spalletti ha già conquistato tutti (ieri si è intrattenuto a lungo con i tifosi, condividendone l’entusiasmo), e questo a prescindere da quel che sarà la classifica finale. E tanto gli è bastato a meritarsi il prolungamento del contratto (in scadenza nel 2019) che verrà discusso fra le parti al termine della stagione. Cioè fra un mese. Perché solo a bocce ferme l’uomo di Certaldo approfondisce certi discorsi.

Ma proprio nella settimana ad altissima tensione, quella che porta alla complicata e decisiva sfida conla Juventus,l’allenatore ha percepito segnali di fiducia da parte del club, la volontà comunque di continuare insieme unlavoro che comincia a dare i primi frutti. In altri tempi, magari, sarebbero arrivati ultimatum. Così non è in questo caso, Spalletti non ha più nulla da dimostrare. E’ vero, il posto in Champions è ancora da conquistare, ma da Suning alla dirigenza tutti sono soddisfatti del lavoro svolto dal tecnico toscano. Il quale continua a preparare il match con i campioni d’Italia senza distrarsi e senza nulla trascurare. La classica partita del “dentro o fuori“, o se preferite del “mors tua vita mea“, discorso che vale tanto per i nerazzurri quanto per i bianconeri. La qualificazione Champions da una parte, lo scudetto dall’altra: c’è tanta roba sulla nella notte di San Siro, dove il pareggio probabilmente non servirebbe a nessuno. Occorre vincere, e questo Spalletti lo sa bene.

La Juventus lo preoccupa ma non lo spaventa: e non solo perché i nerazzurri hanno inchiodato i rivali sullo 0-0 nella gara d’andata, ma perché in questa stagione l’allenatore è riuscito a cambiarela mentalità dei giocatori. Contro le grandi l’Inter ha sempre giocato da grande (non a caso è imbattuta nelle gare in cui ha affrontato le prime sei della classifica), senza paura e con orgoglio, e questo è uno dei meriti più grandi che la società riconosce al tecnico. Spalletti ha conquistato tutti sul campo, valorizzando giovani talenti (Skriniar e Karamoh) e rilanciando senatori “demotivati“ (Perisic) su tutti. Ha dato un’identità alla squadra, ma soprattutto ha trovato il giusto equilibrio fra i reparti, rendendo solidissima la difesa (la seconda meno battuta del torneo) fragilissima fino alla passata stagione. La Champions è fondamentale per le casse societarie, ma anche se l’obiettivo non fosse centrato il giudizio sull’allenatore non cambierà. Anche perché comunque la squadra è già in Europa, con molte settimane d’anticipo rispetto alla fine del torneo, e il gap di punti con alcune squadre (la Roma) si è notevolmente ridotto. Senza dimenticare che il Milan è ben distante. Dunque avanti con Spalletti. Che aspetta solo dimettere la ciliegina sulla torta dopo una stagione da vera Inter.

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