Crisi Inter, da Marotta fiducia a oltranza per Spalletti: "Resta e ci rialzerà"

Icardi ai tifosi: "Squadra da amare anche quando si perde"

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 5 febbraio 2019 - La linea è chiara: fiducia a Spalletti. Lo dice l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, ed è un messaggio che serve non solo a tranquillizzare il tecnico (che qualche primavera l’ha vista e le crisi di risultati le conosce) ma anche a responsabilizzare un gruppo a cui è lecito chiedere qualcosa in più. Come al tecnico, certo, perché in fin dei conti a metà anno non si può cambiare centravanti o portiere e l’esonero dell’allenatore è spesso l’unico viatico per dare una scossa. «La posizione dell’allenatore è solida, le voci su Conte sono gossip, non lo sento da mesi», dice Marotta a margine della consegna del Premio Brera, in cui il dirigente nerazzurro ha premiato il ct della Croazia, Zlatko Dalic, facendo intendere che il momento dei ribaltoni non è ancora arrivato.

L’opinione ai piani alti di Corso Vittorio Emanuele è ancora che non sia principalmente nel manico il problema, piuttosto in un parco giocatori che andrà rinnovato o nel quale andranno instillati concetti più chiari. «C’è una questione di appartenenza che i giocatori devono capire. Ieri i tifosi cantavano ‘Noi abbiamo l’Inter nel cuore’. Questo è quel che deve passare ai nostri giocatori», dice ancora il fresco a.d. nerazzurro. Parte di quei tifosi presenti domenica non hanno digerito al meglio il messaggio che Mauro Icardi ha postato su Instagram nella notte tra domenica e lunedì.

«Se non la ami quando perde, non amarla quando vince», recitava il messaggio del capitano sui social, quasi a voler rispondere ai sonori fischi piovuti sul Meazza dopo la sconfitta con il Bologna. Anche su di lui, soprattutto su di lui, che un paio di gol comodi li ha sbagliati ed è nel mezzo di una trattativa per il rinnovo di contratto non tra le più silenti, sebbene i toni si siano smorzati nelle ultime settimane. «La questione del contratto non può e non deve influenzare un giocatore come lui. È giovane, ne avrà tanti da discutere», commenta ancora Marotta, assicurando che in caso di qualificazione alla Champions resteranno sia lui che Spalletti (ieri presente a Milano all’evento «United for Genova»). Salvo tonfi fragorosi anche al Tardini di Parma, sabato sera, ad oggi si sostiene chi è al timone, sperando che il confronto di ieri ad Appiano prima dell’allenamento tra tecnico e gruppo risvegli nei calciatori il sacro fuoco che oggi sembra mancare. © R

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