Inter, Spalletti: "Ok la strada è giusta"

Il tecnico promuove i suoi: "Bene il gioco ma la partita poteva essere chiusa prima"

Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter (Newpress)

Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter (Newpress)

Milano, 18 aprile 2018 - Dopo tre partite senza segnare, l’Inter fa una scorpacciata di reti infliggendo un poker al Cagliari e ritrovando momentaneamente la zona Champions, in attesa di Lazio e Roma. Luciano Spalletti prova comunque a trovare ciò che va ancora corretto, pur nell’ambito di una prestazione che finalmente fa il paio con il buon punteggio. «Dopo aver messo al sicuro il risultato il ritmo della palla è stato corretto, sull’1-0 non l’abbiamo fatta viaggiare benissimo - dice il tecnico toscano a Premium -. Tutto sommato però abbiamo giocato una buona partita». Nella ricerca delle (poche) critiche da poter muovere alla squadra, qualche gol fallito di troppo, anche da parte di Icardi che pure è tornato a segnare. «Uno come lui dopo una gara così non è contento, per le occasioni che ha avuto, perché è un bomber vero e vorrebbe portare a casa i migliori numeri possibili - dice ancora Spalletti -. Però 25 gol sono tanti, ha toccato anche più palloni. Se lui sta dentro la squadra di reti ne fa il doppio, se sta là davanti diventa più prevedibile».

Neo ben più importante sulla gara il brutto infortunio per Gagliardini, uscito in barella. Domani gli esami, ma la primissima diagnosi racconta di una distrazione muscolare ai flessori della coscia destra. «Non abbiamo tanti altri giocatori di grande fisico. Con Brozovic che gioca bene anche in recupero, un elemento con le sue caratteristiche si sposa molto bene. Fosse un infortunio serio sarebbe un peccato», analizza ancora il tecnico. Chi invece ha chiuso la gara con buone sensazioni è Yann Karamoh, anche senza aver segnato. «E’ forte - aggiunge Spalletti - . Ogni tanto perde dei palloni banali e come finalizzazione deve migliorare. Ma il ragazzo è bravo, deve solo stare attento a non perdersi dietro a comportamenti sbagliati».

Il ragazzo è comunque contento della sua prova e soprattutto dell’esito finale della gara: «Era importante vincere per andare in Champions League. Ho avuto molte occasioni, col tempo segnerò ma la cosa fondamentale è la vittoria». Se il francese resterà in rosa anche nella prossima stagione, anche per lui ci sarà la possibilità di affrontare Chelsea (1 agosto a Goteborg), Siviglia (7 agosto a Lecce) e Atletico Madrid (12 agosto a Madrid) nella prossima International Champions Cup. Dopo qualche settimana di riflessione, Walter Sabatini rompe il silenzio e torna sulle sue dimissioni dall’incarico di coordinatore dell’area tecnica di Suning Sports Group. «Ho fatto una scelta dolorosissima perché l’Inter è il massimo dal punto di vista professionale. Volevo essere all’altezza e, non essendoci i presupposti, ho preferito ringraziare Suning per l’opportunità».

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