Inter, la strategia di Marotta: "Skriniar? Più facile sostituire i difensori che le punte"

L'amministratore delegato nerazzurro blinda Lautaro Martinez: "Indispensabile per i nostri obiettivi"

Skriniar e Lautaro Martinez

Skriniar e Lautaro Martinez

Non è ancora il momento degli annunci, ma poco ci manca. Le parole di Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, rimandano il rush finale per il ritorno di Lukaku (anche se manca veramente poco) e delinenano quella che sarà la strategia per l'estate: se si dovranno fare dei sacrifici, si penserà in prima istanza al reparto arretrato. “È molto più difficile sostituire un attaccante che non un difensore, perché i primi sono pochissimi e hanno cifre spaventose – dice il dirigente a Radio Anch'io Lo Sport -. Probabilmente la difesa sarà il settore in cui saremo costretti ad agire, ma con Ausilio e Baccin stiamo già ipotizzando alternative valide se dovesse partire uno dei nostri giocatori. Bremer è un calciatore di caratura mondiale e farebbe comodo a tante squadre di vertice. Sicuramente su di lui sono poste tutte le nostre attenzioni".

Un messaggio chiaro che fa capire come, considerato che Bastoni non vuole assolutamente partire e che De Vrij ha un solo anno di contratto e un mercato non così florido, l'indiziato numero uno per la grande cessione sia Milan Skriniar. Il Paris Saint-Germain ha offerto 50 milioni di euro per lo slovacco, davanti al primo “no” ricevuto (l'Inter ha risposto che ne servirebbero 80) ha deciso di non mollare la presa, sebbene un rilancio non sia ancora arrivato. Il sostituto designato è quello citato da Marotta, Gleison Bremer, che si è promesso ai nerazzurri ma per il quale non c'è ancora accordo con il Torino.

Se a centrocampo si attendono solo visite mediche per tesserare Mkhitaryan e Asllani, in attacco la volontà è chiudere quanto prima le operazioni Lukaku e Dybala, senza far partire Martinez. “Sono nostri obiettivi ma dobbiamo valutare la congruità economica. Non nascondo che ci siamo buttati a capofitto. Farebbero comodo. Andiamo avanti, se ce la faremo bene. Altrimenti ci sposteremo su altri - dice ancora Marotta – Lautaro? È nostro interesse mantenere una squadra forte. Riteniamo in quest'ottica che Lautaro sia indispensabile per proseguire su questa strada”. In attacco, per ragioni numeriche e di monte ingaggi, dovrà comunque partire qualcuno. Certo l'addio a Sanchez, molto probabile la cessione di uno tra Dzeko e Correa.

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