Milano - Undici vittorie di fila in serie A, + 11 sulla seconda in classifica, appena quattro reti subìte nelle ultime tredici gare. Evidentemente chi ancora ha il “coraggio“ di criticare l’Inter accusandola di giocare male a calcio lo fa solo per hobby o per qualche click in più sui “social“, perché i numeri dicono un’altra cosa. Forse non sarà sempre spettacolare ma la squadra di Antonio Conte, organizzata e spietata, a pallone ci sa giocare eccome. E nulla viene fuori per caso, neppure il gol di Darmian, uno che la scorsa estate non aveva richieste ma è stato fortemente voluto dal tecnico salentino.
Questa è l’Inter che galoppa veloce verso lo scudetto. Sa gestire le partite e dà sempre la sensazione di poter fare gol (2,02 a partita). E poi c’è la media punti che non può passare inosservata, ovvero 2.46 a gara: la migliore se si prendono i “top five“ campionati d’Europa (i nerazzurri sono davanti anche alla corazzata Bayern Monaco che ha 2,32 punti di media). E con la retroguardia superblindata la squadra viaggia col pilota automatico. Anche perché c’è un altro aspetto importante da non trascurare: quella di oggi è un’Inter che parla molto (e bene) l’italiano: da Barella a Bastoni, da Sensi a Darmian, da Gagliardini a Ranocchia, da D’Ambrosio a Pinamonti fino a Padelli. Vero, il numero di calciatori “nostrani“ in rosa non è di per sé determinante, ma di sicuro aiuta a costruire e a cementare un gruppo di cui tutti, ormai, sentono di essere parte.
Non solo. Se in campo l’Inter è a pochi passi dal grande traguardo, lo scudetto, fuori può compiacersi perché il valore del club, vista la classifica stilata dalla rivista americana Forbes, aumenta sempre di più. Se è vero che i primi posti sono sempre occupati da Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco, con Manchester United e Liverpool a chiudere le prime cinque posizioni, l’Inter (valutata sui 743 milioni di euro) risulta seconda anche dal punto di vista della crescita rispetto a due anni fa (11%), con un debt value pari all’8%: cifre simili tra l’altro a quella che era l’offerta di Bc Partners per acquisire la maggioranza del club nerazzurro. Più indietro il Milan, valutato intorno ai 559 milioni di euro.
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