Inter, Spalletti non può fare a meno di Rafinha

Il brasiliano pronto a riprendersi il posto alle spalle di Icardi: "Voglio rimanere qui"

Rafinha

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Milano, 12 aprile 2018 - Sono bastati meno di tre mesi a Rafinha Alcantara per diventare un indispensabile. Senza aver mai giocato una gara intera, il brasiliano si è preso la trequarti nerazzurra dimostrando di avere doti che nessun altro nella rosa dell’Inter può mettere a disposizione. Quando, per motivi di gestione, è rimasto in panchina per la prima ora di gioco il risultato è stato la sconfitta di Torino. Immeritata, certo, ma comunque una battuta d’arresto e un’ulteriore dimostrazione, una volta entrato il brasiliano, di non poterne fare a meno. Dopo l’ottimo primo tempo, infatti, i nerazzurri sembravano aver esaurito la spinta offensiva, ma hanno ritrovato qualità e occasioni proprio con l’ingresso dell’ex blaugrana. Complice anche l’assenza di Brozovic a centrocampo, che potrebbe portare all’arretramento di Borja Valero, Rafinha prenderà nuovamente posto alle spalle di Icardi. Da capire se, finalmente, potrà farlo per una gara intera. Non ci è ancora riuscito, colpa di una condizione che dopo una stagione passata per metà in infermeria non può essere al top. Il figlio di Mazinho ha archiviato due lunghi stop per infortunio ed è proprio per questo che Spalletti (che ieri si è complimentato con la Roma per l’impresa contro il Barcellona) ha deciso a Torino di risparmiare al suo giocatore la terza gara di fila da titolare. Ha pagato a caro prezzo, ma tornerà ad affidarsi al numero 8 perché in questo momento non ne può fare a meno. «Ho voluto l’Inter dal primo momento e voglio rimanere qui», ha detto il brasiliano a Premium. 

Le ultime gare saranno decisive sia per la possibile qualificazione alla prossima Champions, sia perché porteranno al periodo dell’anno in cui bisognerà prendere una decisione riguardo al possibile riscatto di Cancelo e dello stesso Rafinha. La società nerazzurra, ad oggi, sembra intenzionata a trattenere entrambi, ma deve trovare i giusti equilibri per non entrare in contrasto con gli accordi presi nel settlement agreement con l’Uefa. Essere o non essere parte della massima competizione europea cambia, eccome, a livello di bilancio. Con le sue prestazioni Rafinha potrebbe contribuire alla qualificazione e quindi alla propria permanenza in Italia. Partendo da Bergamo, trasferta alla quale non si sa ancora se potranno partecipare Candreva, uscito malconcio dalla gara con il Torino, e Vecino, alle prese con un problema agli adduttori.

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