Inter, un silenzio assordante sul rinnovo di Milan Skriniar

Sempre più incerto il futuro del difensore slovacco corteggiato dal Psg

Milan Skriniar

Milan Skriniar

Milano, 27 settembre 2022 - Un silenzio assordante che fa riflettere. E che oggi più che in estate, comincia a preoccupare e non promette nulla di buono. Le settimane della sosta, almeno nelle intenzioni della dirigenza nerazzurra, potevano essere quelle decisive per decifrare il futuro di Milan Skriniar e riaprire il dialogo riguardante il contratto che andrà a scadere nel giugno del 2023. Dopo il tiramolla estivo sull’asse Milano-Parigi (“può partire per esigenze di bilancio“, “anzi no“; e ancora, “i 60 milioni messi sul piatto dal Psg non bastano, ce lo teniamo“, “è fuori dal mercato...“ etc) e un incerto avvio di stagione per il forte centrale slovacco, evidentemente frastornato dalle chiacchiere di mercato, Marotta e Ausilio volevano approfittare della pausa per le nazionali per affondare il colpo e “blindare“ il calciatore. Ma nulla si è mosso in questi giorni, le contrattazioni sono state rinviate al mese che sta per iniziare anche perché nel quartier generale di viale della LIberazione e ad Appiano Gentile tutti sono concentrati sui prossimi impegni che potrebbero essere già decisivi (soprattutto la doppia sfida di Champions col Barcellona) per la stagione. Senza dimenticare l'importante CdA previsto in giornata e che potrebbe chiarire la situazione societaria e confermare il nuovo “rosso“ in bilancio (si parla di 140 milioni di euro). Ma ad ottobre (e comunque prima della sosta per i Mondiali) volenti o nolenti, ci sarà l’attesa resa dei conti, perché col passare dei giorni la situazione è sempre più scomoda per tutti. Da un lato l’Inter è pronta a ribadire la sua offerta (6,5 milioni a stagione per quattro anni) ben sapendo però che dall’altra parte il PSG, dopo i 60 milioni messi sul piatto a luglio è pronto a rilanciare (al ribasso), già nel prossimo mercato di gennaio: quadriennale di 9 milioni a stagione per Skriniar a fronte di un’offerta inferiore al club di Zhang (non più di 30 milioni). Il difensore deve scegliere: da una parte le ragioni del cuore (all’Inter sta benissimo), dall’altra quelle del portafoglio (la proposta economica dello sceicco del Psg è davvero allettante). L’Inter e i tifosi sanno bene che nulla possono rimproverare ad un loro giocatore sin qui correttissimo. Rinnovare (accettando meno soldi) è una cosa rarissima, per questo nessuno in sede vuole illudersi. E soprattutto nessuno in casa Inter oggi può garantire che a gennaio lo slovacco indosserà ancora la maglia nerazzurra. La trattativa resta in salita e servirà un’impresa per allungare l’accordo oltre il 2023, perciò si valutano i possibili scenari considerando il rischio concreto di perdere a zero il giocatore fra meno di dodici mesi. Per scongiurare questa ipotesi, penalizzante dal punto di vista tecnico ma anche economico per la società, i nerazzurri hanno due alternative: cedere Skriniar già a gennaio, per recuperare almeno parte del valore del suo cartellino, o prolungargli il contratto in essere a cifre importanti. C’è poi una terza ipotesi, non da escludere: tenersi stretto Skriniar e lasciarlo andare a fine stagione. Molto dipenderà da come si troverà (in campionato e in Europa) l’Inter a metà novembre. Di più non si può aspettare.  

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