Inter, Marotta nuovo ad nerazzurro: gestirà il mercato con Ausilio

Un primo record è già arrivato: 346 milioni di euro di fatturato, mai il club aveva fatto tanto

Beppe Marotta

Beppe Marotta

Milano, 2 novembre 2018 - L’Inter dell’era Zhang ha l’ambizione di arrivare laddove pochi altri hanno saputo essere in passato. In nerazzurro e non solo. Intanto un primo record è già arrivato: 346 milioni di euro di fatturato, mai il club aveva fatto tanto, nemmeno nell’anno d’oro del 2010. Un dato strabiliante se considerato che a bilancio non poteva esserci alcuna spinta dalle coppe europee, visto che la squadra non partecipava ad alcuna di esse. Quest’anno è tornata la Champions, sei anni dopo l’ultima presenza, e l’esercizio in corso potrà beneficiare di una bella pioggia di milioni: sono già 44 quelli guadagnati tra partecipazione, premi risultati, market pool e ranking storico.

Verranno affidati ai responsabili del mercato per riportare nella Milano interista campioni di primissimo livello, parte dei quali già si trovano in rosa grazie all’intuito di chi ha lavorato in questi anni: Handanovic, Skriniar, Brozovic, Icardi, fino a Nainggolan e i parametri zero De Vrij e Asamoah strappati la scorsa estate alla concorrenza. Non ci sarà più il settlement agreement, che «scadrà» a fine giugno 2019. A gennaio non accadrà molto, secondo le ultime voci di corridoio. L’accordo con l’Uefa per restare dentro determinati parametri è ancora vivo per qualche mese e la squadra per ora sta funzionando abbastanza da non far pensare a sostanziali modifiche. Il timore è che possano essere più controproducenti che benefiche e in più Spalletti ha dimostrato di saper rivitalizzare qualsiasi giocatore inserito nel contesto nerazzurro, da Joao Mario in su. Ecco Marotta.

A breve sarà presente in dirigenza Giuseppe Marotta, futuro amministratore delegato, al quale sarà consegnato il compito di gestire il mercato assieme a Piero Ausilio. Lasciata la Juventus, ha trovato subito una collocazione (che dovrebbe essere ufficializzata a breve) in una società assieme alla quale spera di toccare vette paritarie o superiori a quelle già viste in bianconero. L’ambizione è la stessa di Suning, che in Champions non vuole essere di passaggio e tanto meno si accontenta del ruolo di antiJuve. A Spalletti poco piace, ma è una posizione che può essere migliorata sostituendosi per continuità di vittorie alla Signora degli ultimi anni. Ad oggi chi sul rettangolo di gioco fa la differenza sembra per la maggior parte sordo alle tentazioni esterne. Anche coloro che, come Icardi o Skriniar, sono ancora alla ricerca di un accordo per il prolungamento, vogliono restare e vincere con l’attuale casacca. Il campo, in queste settimane, ha dato un responso molto chiaro in tal senso

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