Inter, Inzaghi e il problema rientro dei sudamericani: Dzeko unica certezza in attacco

Sabato la sfida con la Lazio, ma tutti gli attaccanti (tranne il bosniaco) arriveranno in extremis a Roma

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

Inizia oggi la settimana di avvicinamento per l'Inter e Simone Inzaghi alla difficile sfida contro la Lazio. Una partita molto particolare per il tecnico che sperava probabilmente di arrivare in condizioni differenti al confronto con il suo passato. Dopo 21 anni in biancoceleste, la voglia di dimostrare di aver imparato abbastanza per stare in una “grande” c'è. Se Inzaghi farà bene all'Inter sarà anche e soprattutto per quanto imparato a Roma, dove ha vissuto per tutta la carriera da allenatore, prima nelle giovanili e poi in prima squadra. Al contrario, l'Inter che si confronterà con i biancocelesti avrà delle forzate assenze. I sudamericani verranno riportati a Roma con un charter organizzato appositamente dopo le partite che verranno disputate nella notte italiana tra giovedì e venerdì. Il duo Lautaro-Correa si vedrà però in Italia solo la notte successiva, Vidal e Sanchez addirittura il sabato mattina. Difficile pensare che possano essere della partita contro la Lazio, visto che si gioca alle 18. Se mai Inzaghi dovesse ricevere garanzie sufficienti (da considerare che dei sudamericani rientranti in extremis farà parte anche Vecino) è possibile ipotizzare una staffetta, come avvenuto per Sampdoria-Inter del 12 settembre. Martinez giocò bene, partendo da titolare: segnò un gol e guadagnò una punizione da cui scaturì il primo centro, ma i nerazzurri non andarono oltre il pari (2-2). A maggior ragione il fulcro dell'attacco diventa Edin Dzeko. A 35 anni, reduce da una lunga esperienza nella capitale sulla sponda opposta rispetto a quella di Inzaghi, il bosniaco tornerà nella città che a lungo lo ha accolto, in attesa di poterlo fare contro la “sua” Roma. I suoi impegni con la Bosnia si esauriranno domani in Ucraina. Ci sarà tutto il tempo per rimettere piede ad Appiano Gentile e provare smaltire le scorie derivanti dagli ultimi impegni, sebbene anche per lui la sosta per le Nazionali non sia mai una passeggiata: 90' contro il Kazakistan (e un assist) più quelli che metterà domani nelle gambe. Eppure nessuno più del “9” nerazzurro ha il posto assicurato per il prossimo impegno, nel quale Inzaghi dovrà anche gestire le forze in vista della partita contro lo Sheriff in Champions del martedì successivo.

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