Inter, c'è la Juve: Icardi-Ronaldo è sfida mondiale

Alle 20.30 a Torino la sfida più attesa: le probabili formazioni e i temi del derby d'Italia

Le probabili formazioni di Juventus-Inter

Le probabili formazioni di Juventus-Inter

Milano, 7 dicembre 2018 - Pera anni la vigilia di Juve-Inter è stata agitata dalle polemiche e inquinata dai veleni. Sullo sfondo sospetti e complotti, in nome di un’antica rivalità a 360°. Oggi molte cose sono cambiate: vero, di fronte ci sono pur sempre la prima e la terza del campionato, che però sono separate da undici punti in classifica. Quindi definire quella fra bianconeri e nerazzurri una sfida scudetto è azzardato. Resta però il fascino di un match che nessuno vuole perdere e che entrambe desiderano vincere, resta una partita dove si affronteranno fior di campioni: Cristiano Ronaldo contro Icardi prima di tutto, ma pure Matuidi e Brozovic (reduci da una finale Mondiale).

Spalletti e Allegri: Toscana protagonista in Inter-Juve di sabato
Spalletti e Allegri: Toscana protagonista in Inter-Juve di sabato

E poi Dybala (sogno proibito del futuro ad interista Beppa Marotta, l’artefice del ciclo vincente dei bianconeri frettolosamente liquidato da Andrea Agnelli per “divergenze insanabili“) contro Skriniar (il centrale più richiesto d’Europa), Cancelo contro Asamoah (che l’ultimo Juve-Inter lo giocarono a maglie invertite), il recuperato Bentancur contro il connazionale Vecino. Mezza Italia (a cominciare quella di fede partenopea) tifa per gli uomini di Luciano Spalletti, nella speranza che l’Inter possa fermare a domicilio la Signora Omicidi. «In questo momento i numeri dicono che la Juve ammazza il campionato ma la Juve non ammazza niente - cerca di smontare il concetto Max Allegri -. Che poi tutti tifino contro la Juve perché il Napoli ha un turno favorevole e potrebbe avvicinarsi, è normale». Insomma, lo stesso allenatore bianconero (che sembra più preoccupato dalla gara di Champions contro lo Young Boys «perché il primo posto nel girone è fondamentale») non nega l’evidenza dei numeri. 

Fair play, prima di tutto. E complimenti reciproci, con Spalletti che ricambia nei confronti del collega: «La Juve ogni anno mette giocatori che fanno sempre di più la differenza. Ma non sono imbattibili». Insomma, l’allenatore nerazzurro pensa solo positivo: «Lottare solo per il secondo posto? Il campionato è finito solo se non sei più convinto e smetti di provarci. E noi ci vogliamo provare, faremo quello che vogliono i nostri tifosi». Anche se nella mente c’è il martedì di coppa,la sfida col Psv, la qualificazione che può arrivare in caso di buone notizie da Barcellona. Per novanta minuti l’Inter (senza Nainggolan e Dalbert ma col dubbio Perisic-Keita) proverà a non pensarci. Perché il Derby d’Italia è sempre qualcosa di speciale.

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