Inter, solo tre giorni per conoscere la verità

Martedì verrà presentato il nuovo logo, staff tecnico e calciatori attendono ancora lo stipendio. E c’è la grana Hakimi da risolvere

Il ds Ausilio, il tecnico Conte, il presidente Zhang e l’ad Marotta

Il ds Ausilio, il tecnico Conte, il presidente Zhang e l’ad Marotta

Milano - Sono i giorni dell’attesa in casa Inter, probabilmente quelli della svolta dopo mesi di silenzio della Proprietà e di preoccupante incertezza sul futuro del club. La deadline riguardo le scadenze imposte dall’Uefa è ad un passo (31 marzo), le pendenze economiche con la squadra non hanno trovato risposte eppure un raggio di luce è spuntato nella mattinata di ieri: non è passato inosservato, infatti, che il vecchio logo del club è stato rimosso dalle facciate in vetro della sede nerazzurra in viale della Liberazione. Nessun mistero, semmai un po’ di sorpresa: tutto è stato infatti spiegato sui profili social dell’Inter, nel senso che già martedì 30 il nuovo stemma, semplificato rispetto all’attuale (spariranno le lettere “F” e “C”) verrà presentato e impresso sugli specchi del quartier generale dei nerazzurri. Il nome ufficiale del club resta Football Club Internazionale Milano, però nel logo compariranno solo la “I” e la “M” iniziali di “Inter Milano” (curiosamente molto simile a quello che l’ex Mauro Icardi va pubblicizzando su Instagram), per promuovere lo storico brand nel mondo.

Dal decimo piano dell’edificio, dove è situato il suo ufficio, il logo potrà ammirarlo anche Steven Zhang. A bassissima voce si sussurra addirittura che dopo un’assenza di quasi sei mesi il giovane presidente potrebbe rientrare a Milano per l’evento (comunque è atteso entro metà aprile). Magari anche per portare buone notizie sul fronte economico (investitori o nuovi sponsor). Questo perché da ieri non è partito solo il conto alla rovescia per il logo del futuro. Certo, sarebbe una piacevole novità (peraltro annunciata visto che l’ufficio marketing ci lavora alacremente da due anni) ma tutto l’ambiente nerazzurro aspetta di capire quali saranno gli scenari riguardanti la società dopo il “congelamento” degli investimenti e alcuni ritardi dei pagamenti (fornitori compresi) “post pandemia“. Sorridono solo i dipendenti (amministrativi, comunicazione, marketing) che nel weekend hanno ricevuto lo stipendio di marzo. Con loro la Proprietà è sempre stata puntuale, ma staff tecnico e squadra attendono le mensilità di gennaio e febbraio (quelle di novembre e dicembre sono state posticipate a fine maggio dopo un “accordo” interno). Era stato rassicurato che entro il 16 marzo tutto si sarebbe risolto, non è successo. Lo spogliatoio resta comunque fiducioso, il bonifico potrebbe arrivare in extremis e rasserenare l’ambiente in un momento cruciale della stagione. Anche perché la Uefa impone ai club di non avere arretrati nel pagamento degli stipendi per quote superiori al 15 percento del monte ingaggi complessivo.

Non solo. Ci sono pure altri adempimenti finanziari necessarie per iscriversi alle prossime coppe. Il 31 marzo scade il termine entro cui il maggior organismo calcistico europeo vuole che siano regolati i rapporti economici fra le società del continente. Perciò l’Inter entro mercoledì dovrà aver saldato la prima della rate d’acquisto di Achraf Hakimi, pari a 10 milioni di euro. Il Real Madrid ha atteso pazientemente ma si dice che Florentino Perez a fine stagione voglia riportare l’esterno destro alle “merengues”. Si vedrà. Suning intanto è a caccia di soldi per chiudere la stagione. La trattativa con BC Partners si è interrotta per il mancato accordo sul prezzo di vendita, l’unica via percorribile al momento sembra quella di investitori, pronti a garantire un prestito ponte che consenta al colosso di Nanchino, a corto di liquidità di restare sul ponte di comando almeno fino al termine della stagione sportiva. Perciò si continua a dialogare con alcuni fondi di debito, l’americano Fortress, in “primis”. Senza trascurare il fondo sovrano saudita Saudi Public Investment Fund, che dopo avere tentato di entrare nel capitale del teatro alla Scala, sembra davvero interessato alle quote di maggioranza dell’Inter. Una cosa è certa: agli Zhang servono subito almeno 250 milioni di euro. Ne va di mezzo la storia dell’Inter.  

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