L'Inter soffre e vince, Borja Valero: "Con la Juve puntiamo al successo"

L'analisi di D'Ambrosio: "Bella prova di maturità perché abbiamo vinto. Errore abbassare il ritmo dopo il secondo gol"

Borja Valero

Borja Valero

Milano, 23 aprile 2018 - Il primo a festeggiare è Marcelo Brozovic, attraverso i social network. «Soffrendo, l’abbiamo portata a casa», scrive il croato, al termine di un’altra prestazione molto positiva a livello personale. Quella di squadra lo è stata un po’ meno, soprattutto nel finale, quando l’Inter avrebbe dovuto e potuto gestire meglio il vantaggio e si è fatta invece infilare da Stepinski riaprendo un discorso che sembrava chiuso. A centrocampo si concentrano la faccia positiva (Brozovic, appunto) e una di quelle negative della prestazione al Bentegodi. Assente Gagliardini e ancora in recupero Vecino, schierato solo nel finale senza grande fortuna, Spalletti ha puntato su Borja Valero sapendo di non potergli chiedere caratteristiche che l’ex atalantino ha nel bagaglio, tra stazza e contrasti, e lo spagnolo no. «Dal punto di vista fisico non ho grande rapidità – dice l’iberico a fine gara – ma a seconda di quel che serve ai compagni cerco di rendermi utile. So che a Candreva e Perisic a volte devo darla sulla corsa e non addosso, ad esempio». E’ proprio Borja Valero a provare a spiegare il calo di tensione che ha rischiato di compromettere il successo. «Mentalmente ci blocchiamo e non diamo quel che serve alla squadra. Servirebbe più la qualità tattica che non quella tecnica. Talvolta si cala un po’ e soffriamo in gare in cui non dobbiamo soffrire».

Determinante, in situazione di parità, una giocata molto intelligente di Danilo D’Ambrosio: a pochi metri da Sorrentino ha preferito l’assist a Icardi al possibile tiro. Risultato: vantaggio, con l’ausilio del Var. «E’ stato un attimo, ho pensato di calciare in porta, poi ho visto Mauro e ho pensato che avrebbe avuto una percentuale più alta – dice sorridendo a Inter Tv -. Ora ci restano quattro finali e dobbiamo fare bottino pieno fino alla fine. Cambia poco affrontare una Juve avanti in classifica, dobbiamo vincere comunque». Quella con i bianconeri è la prima di quattro gare per provare a scongiurare una nuova stagione fuori dalla Champions. «Se il campionato finisse oggi saremmo quinti e ciò significherebbe che non avremo centrato l’obiettivo, ma le riflessioni lasciamole per la fine del campionato – dice Piero Ausilio nel prepartita -. Cessione di un big necessaria se il fair play finanziario ce lo imponesse? Dobbiamo aspettare i numeri che la Uefa ci passerà, ma non penso che dovremo privarci un nostro calciatore forte per far quadrare il bilancio. E anche il mercato in entrata non ne risentirà perché andrebbe nel bilancio della prossima stagione. Siamo contenti degli arrivi di quest’anno: forse Dalbert ha fatto meno, ma vi assicuro che è il giocatore più richiesto per il prossimo mercato». 

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