Spalletti: "L’Inter ha vinto con merito"

Il tecnico contrattacca: "Brava la Fiorentina ma il successo è giusto. E sul rigore non c’è alcuna discussione"

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 26 settembre 2018 - Dopo l'’eurogol col Tottenham ecco la prima rete in campionato. Che però non poteva bastare. E allora, da buon capitano, Maurito Icardi si è messo a disposizione dei compagni e nell’ultimo quarto d’ora ha “regalato” l’assist decisivo a D’Ambrosio, che di gol ne fa pochi ma sempre tutti decisivi. Finisce in festa per l’Inter, può sorridere anche il bomber argentino perché sa benissimo quanto sia stato importante battere la Fiorentina e approdare in zona Champions League. «Bene il risultato, ma bisogna ancora migliorare la parte difensiva. Oggi abbiamo lasciato molto campo agli avversari, loro hanno avuto molte occasioni, dobbiamo migliorare su questo. Continueremo a lavorare, in attacco abbiamo le qualità per poter incidere». Insomma, il bicchiere è mezzo pieno, ma il capitano è realista. Non nasconde i problemi e avverte i compagni. Lui, il suo “problema” (ammesso che lo fosse) l’ha risolto: “Se ero preoccupato per il digiuno in campionato? Si tratta solo di quattro partite…Social e giornali parlano un po’ troppo. Ho centoventi gol alle spalle, non sono preoccupato per questo». Tranquillo, quasi “algido” Icardi. Soprattutto quando si tocca l’argomento contratto: «Ogni anno questa cosa. Io sono tranquillo, continuo a fare il mio. La società e mia moglie ne devono parlare, se c’è da migliorare il contratto si farà».

Per Spalletti, “riabilitato” in extremis dalla Corte d’Appello e dunque regolarmente in panchina («Ci tenevo tantissimo contro la Fiorentina») un altro finale di partita movimentato dopo quello di Genova contro la Sampdoria. Ieri sera ce l’aveva con Keita e Politano e un atteggiamento in campo…. un po’ anarchico: «So che a voi piace fare polemica più di quanto piaccia a me, ma capita che nello spogliatoio ci mordiamo», taglia corto l’allenatore. Che preferisce parlare della partita. Su uno degli episodi decisivi, iil rigore, non ha dubbi: mentre i viola si lamentano, il tecnico interista urla a gran voce: «Il braccio di Hugo è largo, la palla viene deviata. Quello è rigore, punto e basta. Non si discute. Altrimenti andiamo a rivedere cosa ci è successo in passato…».

L’allenatore rivendica la legittimità del successo che sul campo è arrivato in modo regolare: «Alla Fiorentina vanno fatti i complimenti, perche hanno giocato una grandissima partita, ma la vittoria è meritata e il loro gol viene anche grazie a un pizzico di fortuna, mentre i nostri sono gol regolari». Ed è realista sul comportamento della squadra: «Sotto l’aspetto della condizione e del carattere è cresciuta e non solo. E’ vero, siamo stati troppo bassi all’inizio, e abbiamo regalato qualche pallone di troppo nel secondo tempo. Ma le occasioni le abbiamo avute anche noi, contro un avversario, lo ripeto, che ha fatto molto per impensierirci». Chiosa finale sulla classifica, dopo questo minifilotto positivo: «Sapevo che avrei dovuto fare dei risultati firmando il contratto, e la squadra a disposizione è completa. Non mi sono mai demoralizzato nei momenti difficili, e ora si va avanti diritti sino in fondo». 

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