Inter brutta ma cinica: 2-1 al Torino e vetta consolidata

Rigore di Lukaku, pareggio di Sanabria e incornata di Martinez: ottava vittoria di fila per i nerazzurri

Il rigore di Lukaku

Il rigore di Lukaku

Dopo il successo sull'Atalanta, l'Inter continua nella sua cavalcata in vetta alla classifica di Serie A superando l’ostacolo Torino: 2-1 nerazzurro firmato Lu-La in una partita poco brillante da parte della capolista, ora a +9 dal Milan, chiamato a scendere in campo stasera contro il Napoli.

In campo

Stellini (Conte è squalificato) non rischia Eriksen dal 1′, al suo posto Gagliardini, per il resto il 3-5-2 ospite vede confermata la Lu-La in attacco. Nicola, che ha ritrovato i suoi uomini in seguito alla positività al Covid-19 che ha colpito lo spogliatoio granata, ha bisogno di punti per tirarsi fuori dalla zona rossa della classifica e per affrontare i nerazzurri punta su un 3-5-2 che ha in Verdi e Sanabria il tandem d'attacco (Belotti è in panchina, reduce dal Covid). A centrocampo spicca la presenza dal primo minuto di Baselli, che indosserà la fascia da capitano. Sulle fasce Vojvoda e Murru. Panchina per Linetty, Ansaldi e Gojak. Antonio Sanabria, che era risultato positivo al Covid nell'ambito delle visite mediche di rito sostenute quando si trasferì in granata nel mercato di gennaio, può finalmente giocare la sua prima partita in casa.

Palo granata

Valeri fischia l’inizio del match e dopo 4 minuti i nerazzurri hanno subito una buona chance con Lautaro che non inquadra però la porta di testa dopo aver ricevuto un buon cross dalla sinistra da Perisic. Passano tre minuti e gli ospiti ci riprovano: grande chiusura di Lyanco che rimedia a un errore di Vojvoda che serve involontariamente un assist a Lautaro sbagliando un controllo, ma l'argentino viene anticipato provvidenzialmente. Il Toro fatica ad uscire dalla propria metà campo e a costruire azioni degne di nota, e al 15’ De Vrij non inquadra lo specchio della porta con il suo colpo di testa su corner di Brozovic. I granata si fanno vedere al 20’ con Verdi che penetra nell'area piccola ma Brozovic è bravo a difendere e ad appoggiarsi ad Handanovic che allontana il pericolo ma i padroni di casa alzano il ritmo e al 29’ colpiscono un palo clamoroso con Lyanco che, lasciato libero da Bastoni, schiaccia a terra un pallone pennellato che scheggia il palo interno. Dopo lo spavento i nerazzurri tornano dalle parti di Sirigu al 34’ con Barella (cross deviato da Izzo in tuffo) e con Hakimi ma il suo rasoterra viene annullato da Lyanco: i problemi dei nerazzurri sono tutti negli ultimi 30 metri dove l’attacco ospite non trova le scelte giuste per colpire l’attenta difesa di Nicola. Gli ultimi minuti di match non offrono occasioni particolari e Valeri manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Ecco la Lu-La

Le squadre tornano in campo senza cambi, con capitan Baselli che, nonostante il colpo preso alla caviglia nel primo tempo, prova a stringere i denti ma non ce la fa e al suo posto entra Linetty. I nerazzurri partono con lo sprint giusto e prima Barella tenta il cross (Bremer chiude), poi Brozovic da corner pesca in area Skriniar che di testa manda sul fondo. Gagliardini sovrasta Izzo e pesca l’inzuccata giusta al 51’ su cross di Hakimi ma la mira non è delle migliori, mentre Conte (in tribuna perché squalificato) ordina a Stellini il doppio cambio inserendo Eriksen e Young a posto di Gagliardini e Perisic.

Cambi azzeccati, perché al 62’ il danese ruba il tempo ai granata, serve Lukaku che a sua volta imbecca Lautaro che viene atterrato in area da Izzo: per Valeri non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Lukaku è impeccabile e spiazza Sirigu per il vantaggio nerazzurro: gli ospiti sfiorano un minuto dopo il raddoppio con Hakimi che, servito da Lautaro, si fa dire di no dall’estremo difensore di casa da due passi. Nicola corre ai ripari e sostituisce Verdi per Zaza e Ansaldi per Murru ma è Sanabria a pescare l’1-1 al 70’ infilando Handanovic sulla respinta del portiere nerazzurro all’iniziale tentativo di Zaza sulla linea di porta. L’Inter prova a reagire e al 77’ Barella entra in area e serve Eriksen ma Bremer protegge la porta di Sirigu opponendosi: Conte si gioca la carta Sanchez a posto di Brozovic per aumentare il carico offensivo e azzecca ancora una volta il cambio perché da una pennellata del neo entrato arriva il vantaggio di Lautaro Martinez all’ 85’ con una precisa incornata. Conte sceglie per gli ultimi minuti di gioco Darmian e Vecino (esordio stagionale per lui) al posto di Hakimi e Lautaro mentre Nicola si affida a Belotti: tre minuti di recupero con il Torino a testa bassa a cercare il gol del pareggio ma il triplice fischio di Valeri regala tre punti d’oro a un’Inter non bella né precisa ma assolutamente cinica.

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