Contro il Bologna sarà un'Inter alla cilena: pronti Sanchez e Vidal

Pochi accorgimenti nel mercato di gennaio, solo gli eventuali sostituti di Vecino e Kolarov. Pesano le tre assenze per Covid (Dzeko, Satriano e Cordaz)

La grinta di Simone Inzaghi, ora alle prese anche con le assenze

La grinta di Simone Inzaghi, ora alle prese anche con le assenze

Milano - Senza tre positivi al Covid (Dzeko, Satriano e Cordaz) l'Inter continua la sua preparazione per la gara a Bologna del 6 gennaio. Giusto oggi Inzaghi ha avuto la conferma che tra le prossime gare su cui lavorare ci sarà la Supercoppa Italiana del 12 gennaio contro la Juventus, visto che il Consiglio di Lega ha deciso di non rinviare la sfida.

Se non ci saranno ulteriori novità, il tecnico dovrebbe utilizzare Martinez e Sanchez in attacco, mentre Vidal è destinato a sostituire lo squalificato Calhanoglu. L'alternativa è Gagliardini, con Barella schierato sul centrosinistra. Data l'assenza del turco non è escluso che possa avere una chance Dimarco, “vice” del centrocampista per quel che riguarda le soluzioni sui calci piazzati.

Nel frattempo la dirigenza continua a lavorare in chiave mercato soprattutto per quel che riguarda la permanenza dei giocatori più forti già presenti in rosa. Il primo è Brozovic, il cui entourage è atteso a breve a un ulteriore faccia a faccia con Marotta e Ausilio per rinnovare il contratto in scadenza a giugno. A fine gennaio verrà invece presa una decisione su Perisic, decisive le eventuali offerte che arriveranno in queste settimane e la volontà del calciatore croato.

A giugno verrà acquistato a parametro zero Onana e forse Ginter, centrale tedesco che lascerà il Borussia Moenchengladbach. In entrata le operazioni di gennaio dipendono da eventuali uscite. Vecino e Kolarov sono sull'uscio, se davvero andranno via verranno sostituiti con operazioni in prestito (Nandez e Digne i nomi in cima alla lista). In ogni caso non sono previsti stravolgimenti: sia la dirigenza che Inzaghi vogliono toccare il meno possibile un meccanismo che al momento sta funzionando anche meglio di quanto non accadesse con Conte.

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