Inter, Icardi e Mou dividono San Siro

La Curva Nord conferma: contestazione. Come reagirà lo stadio? Josè si offre: ma Marotta vuole Conte

Mou, io fantastico pure quando non vinco

Mou, io fantastico pure quando non vinco

Milano, 7 aprile 2019 - Un nuovo intermedio, uno degli ultimi prima dell’arrivo. Nel percorso stagionale dell’Inter, la sfida all’Atalanta è un passaggio dal peso specifico notevole per capire quale potrà essere il futuro di chi prenderà in mano i nerazzurri. Salvo sorprese non sarà Spalletti, la cui posizione è insidiata da due colleghi liberi da contratto del curriculum di Conte e Mourinho. Ovvio che tecnici di questo peso possono sposare la causa nerazzurra solo con in mano la Champions. Conte, in passato, ha accettato situazioni differenti, ma dopo i successi acquisiti è difficile possa ripartire più in basso. La presenza di Marotta fa pensare che possa essere lui, più del portoghese, il prescelto di fine stagione.

A tal punto che l’Inter nelle ultime ore avrebbe addirittura respinto con cortesia l’offerta dell’allenatore del Triplete a tornare in nerazzurro. In sostanza Spalletti rischia di lavorare per consegnare la Champions ai posteri. L’ultima volta che i suoi hanno avuto un’occasione simile a quella odierna, domenica scorsa, l’hanno steccata clamorosamente lasciando strada alla Lazio. Il poker al Genoa, con il contemporaneo tonfo biancoceleste a Ferrara, ha riportato serenità almeno in classifica, dove un successo sui bergamaschi potrebbe significare mettere un’ipoteca importante sulla conquista del terzo posto. Quella stessa tranquillità oggi non c’è per l’ambiente.

La Curva Nord ha confermato ieri di voler contestare Icardi, come a Marassi. Il resto di San Siro potrebbe ribellarsi («Mi aspetto sostegno dal pubblico», ha detto Spalletti) appoggiando l’argentino e rimandando a fine annata ogni discorso di addio. In Spagna scrivono di volontà della dirigenza nerazzurra di voler proseguire con il «9» argentino, le cui idee sarebbero opposte. Addirittura Marca scrive di una valutazione da 50 milioni, più una speranza delle pretendenti che non il reale prezzo.

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