Inter, Icardi e il surreale ritiro da separato

Maurito in cuor suo spera ancora di convincere Conte a dargli una chance

Mauro Icardi, 25 anni (LaPresse)

Mauro Icardi, 25 anni (LaPresse)

Milano, 10 luglio 2019 - «Forza Maurito, non mollare. Resta con noi...». Sono passate da poco le 13, il pullman nerazzurro ha appena riaccompagnato i giocatori nel blindatissimo hotel di Lugano dopo le fatiche del mattino, quando un paio di tifosi interisti presenti e tenuti a distanza dalla rigida security rompono il silenzio. Sfilano i calciatori e lo staff tecnico, c’è chi applaude Conte ma quell’incitamento speciale è solo per l’ex capitano, che ascolta, alza la testa e fa un cenno come per ringraziare. E forse si sente meno solo, proprio nel giorno in cui festeggia i suoi sei anni in maglia nerazzurra da separato in casa. «Mauro, benvenuto da parte del club e dei suoi tifosi», il messaggio con cui fu accolto il 9 luglio del 2013, dopo che l’Inter lo aveva pagato 13 milioni prelevandolo dalla Sampdoria. Ma oggi è un’altra storia. E questo non è un ritiro come gli altri per Icardi. «Non fai più parte del progetto tecnico», gli ha detto e ripetuto l’ad Beppe Marotta.

E pure Antonio Conte, allineatosi per sua stessa ammissione con la società, ha ribadito il concetto all’argentino in un faccia a faccia lontano da sguardi indiscreti. Ma il bomber vuol far ricredere tutti. Sa che domenica nel primo test stagionale non ci sarà spazio per lui, ma lavora con voglia, impegno e sudore. Mettendoci quell’entusiasmo che invece dimenticò a febbraio dopo la decisione del club di togliergli la fascia. Un ammutinamento costato caro, eppure Maurito ci prova. Anche perché quei “fastidi“ al ginocchio che gli impedirono per più di due mesi di scendere in campo sembrano un lontanissimo ricordo. Chi lo ha seguito in campo o lo ha visto relazionarsi col gruppo dice che è un giocatore sereno. Che si allena seriamente e scherza con i compagni. Che non sembra sentire il peso di una sentenza già scritta, di un destino che non si può cambiare.

Eppure per l’Inter il capitolo sembra chiuso, e un ripensamento del club pare impossibile. Anzi, dopo quelle del primo giorno, non circolano più foto di Maurito, “oscurato“ come se non ci fosse. Ma lui c’è, si allena. E non ha alcuna intenzione (per ora) di sfilarsi la maglia nerazzurra, coerente con il suo pensiero manifestato negli ultimi mesi. Tant’è che ha ricominciato a pubblicare sui “social“ le istantanee con la divisa da allenamento. Insomma, l’Inter sa bene che Icardi può mettersi di traverso e non agevolare la sua cessione. E quel “forza Maurito, non mollare“, probabilmente danno più forza di quanto si possa credere al giocatore. Napoli e Juventus restano alla finestra, con l’offerta a portata di mano: più semplice accontentare Suning che convincere l’attaccante. Il quale ha già pronta la valigia per seguire i compagni in Asia...

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