Icardi, capitano da Champions

Maurito non ci ha messo molto ad adattarsi agli alti livelli che la massima competizione europea impone

Icardi

Icardi

Milano, 8 novembre 2018 - Per essere alla sua prima stagione in Champions League, Mauro Icardi non ci ha messo molto ad adattarsi agli alti livelli che la massima competizione europea impone. All'Inter, che da sei anni aspettava di tornare sul prestigioso palcoscenico, serviva eccome avere una spinta importante dal proprio capitano. La risposta non si è fatta attendere: quattro partite, tre gol, tutti determinanti. Uno contro il Tottenham ha segnato una prima svolta nella stagione, essendo valso il pari dopo il quale Vecino è riuscito a mettere il punto esclamativo del 2-1; il secondo ha portato avanti i nerazzurri ad Eindhoven, assicurando altri tre punti d'oro; il terzo ha bloccato sull'1-1 la corazzata del Barcellona.

Il 9 Interista ha già segnato contro ogni avversaria affrontata in Champions. Se qualcuno dubitava della possibilità di mantenere fuori dai confini nazionali le medie degli ultimi anni in Serie A, è stato servito a dovere. Il rovescio della medaglia è che prestazioni così attirano le pretendenti, forse restie a bussare alla porta dei nerazzurri alle cifre fissate dalla clausola rescissoria da 110 milioni proprio per mancanza di riscontri nelle grandi serate europee, dove le avversarie sono fortissime e la palla pesa ancora di più. Qualcuno, tra i nerazzurri, ha pagato eccome lo scotto dell'evento martedì sera. Non è stato il solito Brozovic, ad esempio, così come De Vrij ha steccato in occasione della rete di Malcom. Fino a pochi giri di lancette dalla fine si poteva inserire tra gli insufficienti anche il centravanti argentino, ma le caratteristiche di Icardi sono quelle: lo si vede poco per gran parte della gara e al primo pallone buono spedisce in rete. Così è accaduto, per la gioia dei 73.500 del Meazza. Un gol in più per convincere la dirigenza ad accontentarne le richieste in vista di un nuovo prolungamento.

Icardi ha un contratto fino al 30 giugno 2022. Non parliamo di una scadenza immediata, ma il direttore sportivo Ausilio non ha nascosto la volontà del club di riconoscere un aumento all'argentino, così come l'attaccante ha sottolineato di voler restare a Milano. I colloqui proseguono costantemente, in silenzio e senza puntare i piedi da ambo le parti. Resta però quella clausola a far da spauracchio, sempre meno lontana dal reale valore del giocatore ogni volta che l'argentino centra il bersaglio e che i valori del mercato internazionale si livellano verso l'alto. Suning punta a comprare campioni, non a cederli, ma dovrà fare resistenza contro le lusinghe straniere anche in caso di accordo sul rinnovo: proprio ieri, come segnala il Sun, il profilo Twitter del Chelsea è stato inondato di messaggi dei tifosi che invocano l'arrivo dell'argentino al posto di Morata.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro