Inter e Icardi sempre più distanti: Mauro non si scusa e si chiama fuori

Appiano Gentile (Como), 16 febbraio 2019 - Chi sperava di vedere nell’odierna Appiano Gentile una moderna Yalta, ieri è rimasto fortemente deluso. Niente armistizio, la battaglia tra l’Inter e Mauro Icardi va avanti e il passo indietro che la società auspicava dopo aver spogliato il giocatore della fascia di capitano non c’è stato. Al contrario: l’argentino ha rifiutato la convocazione con il Rapid Vienna e in un breve colloquio col tecnico Luciano Spalletti ha fatto sapere di voler curare un’infiammazione al ginocchio che si porta dietro da tempo, ma che finora non gli aveva mai impedito di giocare. 

Il messaggio è chiaro: se prima si stringevano i denti, ora si sta fuori fino a che non si guarisce. Decisione legittima, ma non quella di chi ha intenzione di redimersi. E infatti il giocatore non si è scusato con i compagni, si è allenato a parte e ha svolto fisioterapia, prima di lasciare Appiano Gentile pochi minuti dopo l’ingresso nel centro sportivo dell’a.d. Giuseppe Marotta. 

Il confronto con la dirigenza non c’è stato. Le uniche parole le ha affidate ancora a Instagram, ancora con un messaggio sibillino: «Confondili con il tuo silenzio. Sorprendili con le tue azioni». A parlare con i vertici societari (assente il presidente Zhang Steven, ancora negli Stati Uniti) è stato Spalletti, riportando quanto gli ha detto lo stesso Icardi. La scelta di cambiare capitano, avvenuta alcuni giorni dopo le ultime dichiarazioni di Wanda Nara in tv, è stata ponderata con relativa calma e anche in questo caso servirà un po’ di tempo per riflettere. Si farà passare la bufera e si capirà se il giocatore, che ad oggi non ha dato segnali in tal senso, sceglierà una via diversa rispetto a quella dello scontro frontale. Nel frattempo si attenderanno le prossime uscite della moglie-agente, che attraverso i social ha dato appuntamento a domenica sera, quando sarà regolarmente ospite a Tiki Taka. Parlerà alcune ore dopo la fine di Inter-Samp, in programma domani alle 18 e che ovviamente non vedrà Icardi tra i protagonisti.

L'argentino starà fuori dalla lista dei convocati e lascerà nuovamente spazio al connazionale e amico Lautaro Martinez, uno dei pochi nello spogliatoio dal quale non si sente tradito. Finché la questione non si ricomporrà non ci sarà alcun altro contatto per discutere di un rinnovo contrattuale. Chissà che la sospirata riunione non avvenga mai, a questo punto. Resta da capire quanto una guerra giovi allo stesso Icardi, che in Argentina ha faticato enormemente a farsi accettare in Nazionale e già alla seconda convocazione ha fatto arrabbiare i senatori parlando di «aria nuova, che prima non c’era» nel gruppo dell’albiceleste. Polemiche, tanto per cambiare. A formare un’immagine del personaggio che non lo aiuterà nel momento in cui dovesse decidere di lasciare definitivamente il nerazzurro.