L’Inter ha bisogno di capitan Icardi ma Spalletti conta anche su Borja

Oltre all’argentino il tecnico non può rinunciare all’ex Viola

Borja Valero

Borja Valero

Milano, 26 febbraio 2018 - Il mantra per non ricadere nelle proprie paure è quello classico di chi arriva al traguardo senza essere troppo contento della prestazione: contava il risultato. All’Inter serviva vincere, in casa col Benevento, e così è stato. Subito dopo la presa di coscienza per una classifica mossa nel verso giusto, per Luciano Spalletti e i suoi collaboratori quella di ieri è stata la giornata dell’analisi più approfondita e i dati in mano non possono confortare.

Ci sono delle eccezioni positive (i due centrali a segno, il buon ingresso di Karamoh) ma si contano sulle dita di una mano. Il quadro generale è ancora negativo: in difesa ogni tanto si «balla», a centrocampo si sbaglia troppo, in attacco si fatica a saltare l’uomo e per la prima volta in stagione la squadra ha chiuso un tempo, il primo, senza mai tirare in porta. Aiuterà, senza dubbio, poter contare su Mauro Icardi in vista della stracittadina del 4 marzo. È il capocannoniere della squadra, l’unico in grado di andare a segno tra i titolari in attacco (comprendendo Candreva e Perisic) anche nel lungo periodo di magra della formazione nerazzurra, nella quale l’esterno italiano non ha mai segnato in campionato e quello croato non gonfia la rete dalla tripletta al Chievo del 3 dicembre.

A garantire la presenza del capitano argentino è stato Spalletti, nel post-partita di sabato, nella speranza che la settimana di allenamenti possa andare nel modo giusto. Stesso desiderio covano Miranda e Borja Valero. Erano tra i convocati per il Benevento, ma sono rimasti precauzionalmente a riposo. Torneranno, salvo imprevisti, per il derby. Pur conscio dell’importanza di avere il brasiliano al centro della difesa, Spalletti attende con particolare gioia il rientro nei ranghi dello spagnolo. Non ha mai rinunciato all’ex giocatore della Fiorentina, se non per infortunio, e quando sabato scorso ha rilanciato Gagliardini ha ricevuto risposte chiare (e molto negative) sullo stato di forma del giovane centrocampista. Lo stesso Vecino è in forte calo, mentre Rafinha ha finora mostrato solo un’ora di autonomia. Aspetti su cui si lavorerà, sapendo di dover affrontare un Milan che ha un aspetto diverso da quello dell’andata. Il Benevento, risultato a parte, non è stata una gara della svolta. Può diventarlo il derby, ma solo se affrontato in maniera diversa da quanto visto due giorni fa a San Siro. © 

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