Gosens: "Il mio lavoro all'Inter non è finito". Inzaghi aspetta i nazionali

L'esterno tedesco ha scelto di rimanere in nerazzurro nonostante la corte del Bayer Leverkusen negli ultimi giorni di calciomercato

Robin Gosens

Robin Gosens

Il lavoro di Simone Inzaghi e dei giocatori rimasti ad Appiano Gentile prosegue anche in questi giorni dedicati alle Nazionali, che hanno preso “in prestito” quindici nerazzurri. Il tecnico è quindi costretto a dirigere un gruppo molto ridotto a cui sono stati aggiunti alcuni giovani del vivaio. Nel centro sportivo in cui ieri si è visto anche il presidente Steven Zhang, Inzaghi pensa già alla partita contro la Roma e spera di riavere a disposizione sia Romelu Lukaku (settimana prossima il ritorno in gruppo a pieno ritmo) che Hakan Calhanoglu (il turco ha meno speranze del belga di essere pronto già dal 1' per affrontare i giallorossi).

Fuori dalle mura di Appiano la Curva Nord ha esplicitato la propria posizione sulla situazione attuale del club con un eloquente “Zhang vattene” pubblicato sulla pagina Facebook. A maggior ragione servono risultati positivi per provare a rasserenare l'ambiente e a tal proposito Inzaghi aspetta il termine del periodo dedicato alle nazionali per poter riabbracciare i giocatori, nella speranza che tornino integri. Tra questi c'è Robin Gosens, chiamato dal ct tedesco Flick e in sordina nelle prime partite di campionato, tanto da rimanere in taluni casi in panchina per scelta tecnica. Eppure, negli ultimi giorni di calciomercato, l'esterno ha respinto la corte del Bayer Leverkusen per provare a giocarsi le proprie carte a Milano. “Sono felice all'Inter, il mio obiettivo è affermarmi in questo grande club. Adesso devo giocare tre, quattro, cinque partite di fila, è quello per cui sto lavorando. Devo anche prendere un ritmo in vista del Mondiale – ha dichiarato a Sport1 - Ho parlato con il ds del Bayer al telefono ed è stato uno scambio aperto e onesto. Gli ho detto che all'Inter non ho finito il lavoro, mi sento molto a mio agio a Milano in questo momento e di certo non ci sono contro la mia volontà. Sono pienamente motivato, ma sono soddisfatto solo quando sono in campo, me lo aspetto da me stesso. Il ritorno in Bundesliga? Ho sempre seguito questo campionato sin da quando ero piccolo ed è l'unico che seguo costantemente dall'Italia. Naturalmente, non c'è alcuna garanzia che accadrà, ma vorrei assolutamente che accadesse”.

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