Nuova Inter da 200 milioni: Federico Chiesa, colpo da 70

Suning, mano al portafogli tra ingaggi e cartellini

Federico Chiesa

Federico Chiesa

Milano, 3 giugno 2019 - L’arrivo di Antonio Conte è un segnale, il primo lanciato dall’Inter. Ne serviranno altri dal mercato per non rendere troppo complicato il lavoro del nuovo tecnico, al quale non si può chiedere di ridurre un gap di 21 punti (solo nell’ultimo campionato) senza innesti di valore nella rosa. Suning ha intenzione di non sforare oltre i limiti del Fair Play Finanziario, ma aver centrato nuovamente la Champions League e grazie a un lavoro incessante in termini di partnership e crescita del marchio permette oggi un balzo in avanti negli investimenti. Dal 1° luglio sarà addio al settlement agreement e questo vuol dire poter aumentare il monte ingaggi senza rischiare che certi giocatori vengano esclusi dalla lista Uefa (vedi ultima stagione). Godin, ad esempio, percepirà uno stipendio da 6,5 milioni al netto, un bell’esborso pur considerando che per il cartellino non è stato speso un euro. Sul taccuino dei dirigenti nerazzurri ci sono anche un esterno di fascia destra, un centrocampista, un attaccante polivalente e uno di maggior peso (due se andrà via Icardi).

Gli uomini mercato hanno messo in conto di dover spendere almeno 15-18 milioni per uno tra Moses e Danilo (con emolumenti tra i 7-8 milioni lordi) e una trentina per Barella a centrocampo. Il Cagliari ne chiede 50, ma si sta lavorando sulle contropartite tecniche. Al giocatore ne andranno non meno di 2,5 netti. Molto avviato anche il discorso con Dzeko (4 milioni netti di ingaggio), l’Inter spera di non spenderne più di 10 - 12 di cartellino per un giocatore di 33 anni. C’è poi il grande colpo, quello più dispendioso: Federico Chiesa. Servono 60-70 milioni e un ingaggio che parte dai 4 annui. Se si conta la spesa per i rimanenti anni di contratto di Spalletti e per quelli garantiti a Conte nel solo primo anno, la spesa arriva a toccare i 200 milioni di euro. L’ultimo eventuale ritocco al rialzo servirà qualora Icardi dovesse partire e al suo posto dovesse arrivare Lukaku, dato che l’ingaggio dell’argentino è nettamente inferiore a quello del belga. Il centravanti dello United guadagna quasi 12 milioni netti, per passare all’Inter dovrà accettare di spalmare il contratto in più anni, scendendo a non più di 7,5. 

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