Verso Inter-Empoli, nuova chance per Correa: Inzaghi pensa all'argentino dal 1'

Barella sarà a disposizione del tecnico, nel momento più caldo della stagione. Brozovic nominato MVP del mese di aprile

Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter

Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter

Milano - Quattro partite alla fine della stagione. Determinanti, per l'Inter, in cui si decideranno i destini del campionato e della Coppa Italia 2021/22. Simone Inzaghi sta studiando come disporre la formazione nerazzurra venerdì sera contro l'Empoli e mercoledì contro la Juventus. La squadra non cambierà molto negli uomini. Non c'è necessità di turnover, secondo i ragionamenti del tecnico, perché in mezzo c'è spazio per recuperare le energie.

Dall'infermeria arrivano buone notizie. Nicolò Barella sta bene, sarà a disposizione già per il prossimo appuntamento nonostante la botta al ginocchio destro che lo ha costretto a uscire dal campo poco prima della fine di Udinese-Inter, lasciando il posto a Vecino. Non così Alessandro Bastoni, che lavora più in funzione della presenza in finale di Coppa Italia. Ha un problema muscolare avvertito nel giorno della trasferta a Bologna, non è grave ma serve accortezza. A centrocampo riprenderà regolarmente il suo posto da titolare Calhanoglu, rimasto fermo per una giornata di squalifica. Al suo fianco Brozovic, nominato oggi MVP del mese di aprile della Serie A, a riprova di un'altra stagione vissuta ai massimi livelli.

Uno dei cambi per scelta tecnica rispetto all'ultima uscita potrebbe riguardare l'attacco. Alla Dacia Arena ad affiancare Martinez è stato Dzeko, contro l'Empoli potrebbe nuovamente toccare a Correa. L'argentino ha giocato solo nel finale a Udine, ha commesso un errore grave quando ha passato troppo presto un pallone a Vidal (in fuorigioco) invece di involarsi verso la porta avversaria e cerca disperatamente un gol che manca dallo scorso autunno. Finora ha segnato solo quattro reti, divise tra due partite (all'andata contro Hellas Verona e Udinese). Uno score deludente, su cui hanno influito i tanti problemi fisici accusati dall'estate scorsa in poi.

Di tempo per far ricredere i tifosi riguardo all'opportunità di spendere 30 milioni per strapparlo alla Lazio ne è rimasto poco, in compenso sono le partite più importanti della stagione, tra cui una finale. Dovesse finire bene, con Correa protagonista, molte delle critiche verrebbero probabilmente archiviate almeno fino alla prossima annata, quando servirà una continuità di rendimento diversa per ripagare la fiducia del club e dell'allenatore che lo ha voluto a Milano.

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