Derby, qui Inter: Nainggolan può essere determinante

Il punto in casa nerazzurra verso la stracittadina di domenica 21 ottobre

Nainggolan, prima stagione all'Inter

Nainggolan, prima stagione all'Inter

Milano, 20 ottobre 2018 - La parola “certezze” l’ha usata più di una volta. Per Luciano Spalletti averle perse a inizio stagione è una delle ragioni che stanno alla base di un avvio in sordina. Sei vittorie consecutive hanno riportato fiducia, comprensione della propria forza, capacità di esaltare le proprie virtù e di non far risaltare i difetti. Una delle armi a disposizione del tecnico è la grande concretezza, soprattutto in rapporto a quanto fatto nella scorsa stagione. In particolare nella seconda parte di stagione, quando l’inserimento di Rafinha e la rinascita di Cancelo hanno alzato sensibilmente la qualità tecnica della rosa, per centrare il bersaglio bisognava pregare. Sfortuna? Non solo, anche pochi interpreti in grado di calciare con decisione verso la porta. Oggi si avverte la mancanza del brasiliano e del portoghese nel palleggio, in compenso bastano pochi palloni negli ultimi sedici metri per trovare chi può superare il portiere avversario. Se Icardi si prende una pausa a livello di marcature, ci sono Nainggolan, Politano, in panchina Martinez e Keita. Gente che sa come si segna. Quello che ancora non convince del tutto è la continuità sui 90’. All’Inter basta poco per vincere le partite, ma non sempre sarà così. Non in tutte le gare, ancor meno se l’avversario si chiama Milan, può bastare uno strappo improvviso per portare subito la contesa dalla propria parte. Servirà mantenere alta la concentrazione, non pensare di aver già vinto la partita solo perché si è andati avanti nel punteggio. In compenso potrà aiutare il fatto di giocare a viso aperto: difficile pensare a un Milan rintanato nei propri sedici metri.

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