Cagliari-Inter 1-3, Inzaghi: "Uno scudetto da meno 2? Io l’ho già fatto"

Il tecnico ricorda il precedente da giocatore nella Lazio: "Ai miei faccio i complimenti, non era facile giocare in queste condizioni"

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

Milano, 16 maggio 2022 - Reduce da una Coppa Italia conquistata, Simone Inzaghi può commentare un altro successo in campionato a Cagliari che tiene vivo il discorso scudetto. «Mercoledì abbiamo vinto un trofeo a cui tenevamo tantissimo. Chiaramente qui serviva fare una partita seria e dopo il risultato del Milan non era semplice. Abbiamo fatto tre gol, preso dei pali. Bisogna fare i complimenti ai giocatori perché abbiamo avuto pochi giorni fa una finale e non era semplice – dice a fine gara il tecnico interista – Il Sassuolo? Ha tante individualità, senz’altro sarà una giornata aperta per tanti verdetti. Arrivati fin qui bisogna provarci fino alla fine sapendo che a Udine e a Cagliari siamo andati due volte in trasferta contro squadre forti, sapendo il risultato dei rossoneri e abbiamo vinto lo stesso. Ci proveremo fino alla fine. Ci serve una nostra vittoria e una loro sconfitta. È successo, ho vinto uno scudetto con la Lazio quando la Juve ha perso a Perugia all’ultimo turno. Nel calcio non bisogna mollare e noi non lo abbiamo mai fatto».

Tra i grandi protagonisti della serata in Sardegna c’è ancora una volta Lautaro Martinez. «Ha fatto tredici gol nelle ultime tredici, è stato squalificato col Verona e poi a La Spezia è rimasto inizialmente fuori. Da lì non ha più sbagliato una gara – racconta Inzaghi -. È un fuoriclasse, per noi è importantissimo e adesso sta finalizzando tantissimo. Negli ultimi due anni aveva già fatto tante buone cose, quest’anno ha segnato il suo record di reti. Glielo avevo predetto. Anche quando non riusciva a segnare si è sempre allenato benissimo, ora si vedono i fatti». L’allenatore sorprende tutti quando dagli studi di Dazn gli viene chiesto quale gara della stagione rigiocherebbe. «Probabilmente l’andata col Liverpool. Il derby di ritorno? No, perché onestamente i Reds hanno perso una sola gara nel 2022 ed è stata contro di noi. Questa è una squadra che ha dato tutto e solo un’espulsione ad Anfield ha interrotto un percorso europeo magnifico».

Una volta terminata la stagione entreranno in azione i dirigenti. Nel caso dell’Inter, il lavoro più impellente riguarda i rinnovi di contratto. Alcuni dei giocatori il cui contratto scadrà a fine giugno sono dei titolari. È il caso di Ivan Perisic e di Samir Handanovic, anche se quest’ultimo sembra destinato (in caso di firma) al ruolo di dodicesimo alle spalle di Onana. Non così per il croato, uno dei giocatori più importanti in squadra, l’uomo che ha lanciato l’Inter verso la Coppa Italia con una doppietta nella finale contro la Juventus. «A fine campionato risolveremo tutte le questioni sospese tra cui questa – è il commento di Beppe Marotta nel pre-partita –. Parliamo di un giocatore molto bravo per il quale vogliamo il meglio, fra poco ci siederemo ad un tavolo. La volontà è quella di andare avanti, sicuramente». L’entourage dell’esterno e la dirigenza interista dovrebbero (come detto dall’ad) incontrarsi dopo la fine del campionato per provare a ridurre la distanza fra il triennale da 6 milioni a stagione richiesto e il biennale da 4-4,5 proposto. Nonostante l’ultima dichiarazione, Perisic sarebbe felice di restare a Milano, dove è diventato uno dei migliori interpreti del suo ruolo nel 3-5-2, ha vinto scudetto e altri trofei, è cresciuto fino a centrare una finale Mondiale con la sua Croazia e un Triplete nell’anno in prestito al Bayern Monaco.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro