Inter, Coppa di cristallo: a rischio il colpo Conte

Progetti in bilico: contro l’Empoli non si può fallire

Antonio Conte (Lapresse)

Foto Donato Fasano - LaPresse 03/09/2014 Stadio San Nicola di Bari, Italia Sport Calcio Conferenza Stampa Nazionale Italiana - Nella foto: Antonio Conte Photo Donato Fasano - LaPresse 03 September 2014 San Nicola Stadium Bari, Italy Sport Soccer Press Conference Italy Nella foto: Antonio Conte

Milano, 21 maggio 2019 - L’ultimo match point Champions non prevede prova d’appello. Ne ha sprecati in gran numero, l’Inter, ma aveva un vantaggio da poter difendere che ora si è assottigliato a un misero punto sul Milan. Non abbastanza per essere sicuri di tagliare il traguardo senza un successo sul lanciatissimo Empoli, tornato al di fuori dalla zona retrocessione e al quale serve allo stesso modo una vittoria per non rischiare il sorpasso dal Genoa. Il quarto posto è «l’obiettivo minimo» (Marotta dixit), da centrare a tutti i costi per non stoppare il processo di crescita avviato un anno fa. Non ci sono alibi, non c’è paracadute. Nessuno potrà avere l’ardire di raccontare cosa non è andato nella speranza di convincere la piazza, oggi in ebollizione, che ci sono ragioni valide alla base del flop. Non contano le voci sull’arrivo di Conte, non conta il caso Icardi che ha paralizzato per un mese e mezzo l’ambiente. Non conta, ultimo ma non ultimo, che Spalletti sia ben conscio di essere a caccia di un obiettivo che presumibilmente non si godrà. A differenza del tecnico toscano, almeno una parte dei giocatori in rosa guadagneranno il torneo europeo che andranno a disputare, Europa League o Champions che sia e questa deve essere una motivazione sufficiente per fare meglio rispetto al San Paolo. Avrebbe dovuto funzionare da spinta anche a Napoli, contro un avversario che invece aveva nulla da chiedere.

La domanda che molti tifosi si fanno è se le voci di cui sopra sul cambio della guida tecnica arriveranno al concreto in ogni caso. Che ci siano avanzati contatti con l’ex ct è ormai il segreto di Pulcinella, ma ci sono delle priorità. L’Inter non può permettersi oggi di formalizzare quel che sarà, perché deve prima districarsi in quel che ancora non è. Soprattutto deve far di conto, perché pagare altri due anni di contratto a Spalletti più l’ingaggio di Conte ha costi più sostenibili con la pioggia di denari della Champions. Al momento di mettere le primissime basi della prossima annata, acquistando Godin e spingendo per Danilo, nessuno pensava di ritrovarsi a questo punto della stagione senza avere la qualificazione in tasca, sebbene alcune difficoltà a chiudere i conti nelle partite importanti si era già notata in altre circostanze: il Psv all’ultima del girone di Champions, la Lazio in Coppa Italia, l’Eintracht in Europa League con l’attenuante di una sfilza di assenze. I nerazzurri avranno un De Vrij in più, atteso domani in gruppo, ma non è quello che dovrà fare la differenza. Nemmeno l’olandese avrebbe potuto molto nel marasma generale visto a Napoli.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro