Expo, insetti nel piatto al padiglione del Belgio il 14 settembre

I piatti saranno a base di ingredienti con insetti, farine ad alto tasso di proteine che serviranno a integrare la dieta mondiale entro il 2050 di Luca Zorloni

Alcuni degli insetti commestibili oggetto del libro bianco presentato a Expo

Alcuni degli insetti commestibili oggetto del libro bianco presentato a Expo

Milano, 9 settembre 2015 - Gli insetti commestibili sono pronti a sbarcare sulle tavole dell’Esposizione universale di Milano. Dopo mesi di attesa e un tira e molla burocratico, il Belgio ha ottenuto il semaforo verde dalle autorità sanitarie italiane per far degustare nel proprio padiglione alcune pietanze a base di quello che l’Europa chiama «novel food», ossia il cibo sconosciuto, esotico o poco diffuso nel Vecchio continente. Proprio come gli insetti, che al momento sono commercializzati solo in Belgio e Olanda. Lunedì prossimo è in calendario la prima degustazione nel padiglione di Bruxelles, organizzata in tandem con la società Umanitaria di Milano, che degli insetti commestibili si è fatta portabandiera.

Nei piatti cucinati dagli chef belgi, tuttavia, i commensali non troveranno le antenne e zampette che spesso generano imbarazzo e repulsione. Saranno sfornati piatti con ingredienti a base di insetti: nello specifico, un paté e una pasta di camole. Si tratta di un bruco, uno dei dieci insetti che il Belgio ha ammesso per l’alimentazione umana. L’animaletto viene trasformato in farine ad alto tasso di proteine, utilizzate per produrre diversi tipi di alimenti. Guardati con sospetto in Occidente, gli insetti sono già oggi parte integrante delle diete di due miliardi di persone nel mondo. Secondo gli esperti, per far fronte all’aumento della domanda di proteine conseguente all’impennata della popolazione globale (l’attesa è di nove miliardi di individui entro il 2050), una delle soluzioni è il ricorso agli insetti, la cui produzione grava meno sull’ambiente rispetto agli allevamenti di bovini e suini. La partita è aperta e nelle prossime settimane l’Efsa (Autorià europea sulla sicurezza alimentare) comunicherà a Bruxelles uno studio sui profili di rischio relativi all'arrivo degli insetti sulle tavole del Vecchio continente.

luca.zorloni@ilgiorno.net