Terrorismo: 9 anni di condanna per Fatima, prima foreign fighter italiana/ VIDEO

La Corte d'Assise di Milano che ha condannato anche il padre della 29enne, Sergio Sergio, a 4 anni, e il marito, l'albanese Aldo Kobuzi, a 10 anni

Maria Giulia Sergio Sergio, detta Fatima (Newpress)

Maria Giulia Sergio Sergio, detta Fatima (Newpress)

Milano, 19 dicembre 2016 -Maria Giulia 'Fatima' Sergio, la prima combattente italiana per l'Isis individuata in Italia e che ora si troverebbe in Siria, è stata condannata a 9 anni di carcere dalla Corte d'Assise di Milano. Si tratta della prima condanna per un foreign fighters nel nostro Paese. La Corte d'Assise di Milano che ha condannato anche il padre della 29enne, Sergio Sergio, a 4 anni, e il marito, l'albanese Aldo Kobuzi, a 10 anni. La Corte ha emesso anche altre 3 condanne fino a 9 anni. Le accuse erano, a vario titolo, terrorismo internazionale e organizzazione di viaggi a fini di terrorismo. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.

Nel corso della requisitoria il pm Maurizio Romanelli aveva sottolineato in generale "il ruolo centrale delle donne nello Stato islamico" nella vicenda di 'Fatima'. "Le donne - erano state le sue parole - hanno un ruolo essenziale per l'organizzazione dello Stato Islamico perché sono le spose dei combattenti. E' meglio che un combattente arrivi nello Stato Islamico con una donna perché questo facilita le cose e inoltre le mogli dei combattenti sono le madri dei futuri combattenti". Il pm aveva sottolineato anche il loro ruolo nell'indottrinamento. "Le donne parlano alle donne e le convincono a partire. Questo quadro d'insieme è significativo e ci consente di ricostruire il primo periodo della vita dello Stato Islamico".

Sergio Sergio, il padre di Maria Giulia 'Fatima', "non vuole piu' avere a che fare con lei" e con l'altra figlia Marianna, anche lei condannata nei mesi scorsi col rito abbreviato. Lo ha detto il legale dell'uomo condannato a 4 anni, l'avvocato Erika Galati, ribadendo quanto gia' emerso nel dibattimento, e cioe' che il padre ha troncato ogni rapporto con le figlie. Per il difensore, Sergio Sergio, che è ancora agli arresti domiciliari, "non meritava la condanna, noi abbiamo fatto tutto il possibile e le sentenze, però, vanno rispettate". "Non voleva andare in Siria per combattere - sono le sue parole - lui voleva solo tenere unita la famiglia e le figlie lui le ha sempre subite". In una lettera dal carcere agli atti del processo, Marianna si era rivolta così al padre: "Tu ci hai sempre ingannato, hai fatto finta di essere un musulmano e ne risponderai davanti a Dio, pentiti davanti a Dio e all'unica religione che e' l'Islam, tu che hai tradito anche la mamma". 

Maria Giulia, che ha 29 anni e si troverebbe in Siria, si convertì all'Islam nel 2008 dopo avere sposato prima un cittadino marocchino poi un albanese.  Dalle indagini è emerso che Fatima sollecitava i propri familiari a raggiungerla in Siria ("Qui tagliamo le teste e presto lo faremo anche a Roma", scriveva via chat) mentre su Facebook auspicava "la vittoria sui miscredenti" da parte dello Stato Islamico. A febbraio scorso si era chiuso con 4 condanne e un'assoluzione il processo con rito abbreviato a carico di altre 5 persone imputate per le stesse accuse: tra queste Marianna Sergio, sorella di Maria Giulia, condannata a 5 anni e 4 mesi.

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